n.74 VII anno, 11 maggio 2010
Pulizia del Sile: urge far qualcosa per evitare il degrado
A cura di Abcveneto
“Chiediamo con urgenza la convocazione di un nuovo tavolo per aggiornamenti sul tema della pulizia del Sile, visto che l’ultimo incontro, convocato dall’assessore provinciale all’Ambiente Ubaldo Fanton, risale ad un anno fa, precisamente all’11 maggio del 2009. Poi è calato silenzio”. Lo invocano con forza il sindaco di Casier, Daniela Marzullo, e l’assessore al Turismo, Miriam Giuriati, che pensano che per risolvere la questione della pulizia del Sile si debba agire in maniera coordinata. Il sindaco in questi giorni ha inviato una lettera con questa esplicita richiesta alla Provincia, ai Comuni rivieraschi, al Genio civile, al Parco del Sile, ma anche ad House Boat, Stefanato navigazioni, Barchiamo e alla Darsena di Porte Grandi.
Una prima ricetta per risolvere il problema le amministratrici di Casier la propongono: un regolamento per disciplinare gli sfalci, pubblici e privati sulle rive, con obbligo del recupero. Con l’arrivo della primavera - rilevano Marzullo e Giuriati - la situazione delle acque del Sile peggiora e si complicala, lungo il tratto che attraversa Casier, in particolare in prossimità del porticciolo. Gli sfalci dell’erba delle rive rilasciati in acqua dai comuni a monte galleggiano sul fiume, trascinando con sé anche sacchetti di plastica e rifiuti di ogni tipo, comprese carcasse di animali che vanno ad arenarsi lungo le palificazioni delle passerelle e tra le briccole del porticciolo.
“Il problema, naturalmente, non è nuovo, ma nonostante le varie riunioni di coordinamento tra Provincia, Parco del Sile e Genio civile, richieste anche dagli operatori privati che operano nel settore della navigazione e dai Comuni rivieraschi, sino a Porte Grandi, non è mai stata trovata una soluzione definitiva. Nulla sappiamo delle proposte avanzate un anno fa nella riunione convocata in Provincia, tra cui l’ipotesi di ripristino dell’impianto di sollevamento di Silea, praticamente mai utilizzato” fa sapere il sindaco Marzullo. Gli anni scorsi - ricorda l’amministrazione comunale, a Casier era la nostra Protezione Civile che provvedeva a liberare il porticciolo dalle erbe, ma si è rivelata un’impresa praticamente vana visto il continuo fluire di “isole” verdi galleggianti.
“Vorremmo evitare questo degrado che crea anche un notevole danno d’immagine, considerando il gran numero di presenze lungo la Restera, per non parlare, poi, dell’aspetto igienico-sanitario. Il nostro turismo – conclude l’assessore Giuriati - ha bisogno di tutela dei luoghi e per far questo serve l’impegno di tutti gli attori interessati”.
A cura di Abcveneto


 
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