n.74 VII anno, 14 maggio 2010
RETEVENTI 2010: il Festival Plurale della Provincia di Treviso Sonda i “Metamorfismi” con 1.036 Eventi in 96 Comuni
A cura di Abcveneto
Torna RetEventi il macro-festival interdisciplinare della Marca trevigiana: 96 comuni partecipanti, 192 associazioni che organizzano 271 manifestazioni e 1036 appuntamenti.
Il network culturale cogestito da Provincia, Comuni, associazioni della provincia di Treviso e sostenuto dalla Regione Veneto. Il “macrocartello” anche per l’edizione del 2010 raccoglie in un unico festival estivo-autunnale una pluralità di rassegne culturali e di soggetti aderenti. Il tema “Metamorfismi. Identità e alterità”. Le sezioni componenti: Luoghi di Idee, Musica, Teatro, Danza, La Provincia dei bambini, Cinema, Marca Storica e Tradizioni Popolari, Arte in Rete. Fondazione Antonveneta supporta l’operazione.
Presenti oggi all’inaugurazione il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, l’assessore provinciale ai Beni Culturali, Marzio Favero, il vicepresidente e assessore al Turismo, Floriano Zambon, e il direttore di Fondazione Antonveneta, Bruno Bianchi.
“Un festival che, giunto alla sua ottava edizione, registra dati importanti – ha dichiarato Zambon - Oltre 600.000 spettatori e turisti provenienti anche da fuori Italia, testimoniano la rilevanza culturale di Reteventi. Turisti che non solo consumeranno il semplice evento culturale ma il nostro territorio nella sua globalità. L'evento culturale dunque, diventa uno stimolo per il turista/spettatore per tornare in futuro. L'innovazione sarà la chiave del nostro successo continuando a lavorare in sinergia e con una visione a rete come, ad esempio, stiamo facendo con il Club di Prodotto.”
“Il tema di quest'anno è il metamorfismo – ha dichiarato Favero – rubato alla geologia, indica il processo di trasformazione della struttura minerale di una roccia. Le trasformazioni che stiamo subendo come territorio sono epocali e l'unico strumento in grado di dare una risposta alla riorganizzazione oggi indispensabile è proprio la cultura. Aumenta sempre più il numero di laureati, soprattutto nel nostro territorio, un fenomeno che rende obsoleti i vecchi circoli culturali per lasciare spazio ad una visione a rete che possa avvicinare ai fenomeni culturali quante più persone possibili. Ecco allora spiegato l'importantissimo ruolo svolto oggi dalle associazioni culturali - la stessa RetEventi la definisco “un'organizzazione comunitaria” - motore di questo festival interdisciplinare che mescola vari linguaggi e da spazio a tutte le voci. Non può esserci consapevolezza della propria identità se non attraverso il confronto con l'alterità. Reteventi è cresciuta negli anni, ha seguito un percorso credendo nell'intuizione iniziale: la felicità non è data dal piacere immediato ma dalla soddisfazione dopo un percorso. RetEventi è un’opera aperta”.
“Reteventi è cresciuta a ritmo sostenuto negli anni e i risultati che vediamo oggi sono veramente incredibili – ha dichiarato Bianchi - Reteventi è senza dubbio una manifestazione unica in Italia cresciuta grazie al lavoro delle associazioni, dei volontari e dei Comuni che negli anni hanno sempre più aderito numerosi. Questo è uno dei motivi che ci ha spinti a supportare Reteventi anche quest'anno, perché la nostra missione, quale Fondazione AntonVeneta, è proprio il sostenere e tutelare il patrimonio culturale”.
“Ringrazio gli assessori Favero e Zambon per il lavoro sinergico che ha permesso tutto questo, il lavoro “dietro alle quinte”, le associazioni, i Comuni e Fondazione AntonVeneta perché il finanziamento che hanno deciso di stanziare per il progetto è stato decisivo – ha dichiarato Muraro - Questo festival è importantissimo perché coglie a 360° le aspettative del territorio ma non solo, richiama dall'estero moltissimo pubblico. Un festival che dimostra la grande capacità trevigiana nell'organizzazione, la voglia di fare e la creatività. Oggi Reteventi è senza dubbio un punto di riferimento per chi vorrà costruire ulteriori iniziative che come si è visto, fanno crescere l'intero teeritorio. Treviso ha oggi una bella medaglia in più, rappresentata dalla cultura. Realizzare oltre 1.000 eventi sul territorio significa dare una propulsione a tutti quanti lavorano intorno agli eventi culturali”.
“Metamorfismi. Identità e alterità …”
‘Il concetto di metamorfismo, applicato qui in chiave metaforica, è derivato dalle scienze naturali ove è impiegato per descrivere “il processo di trasformazione della struttura minerale di una roccia dovuta a cambiamenti di pressione o temperatura, o all'infiltrazione di fluidi che ne alterano la struttura o la composizione mineralogica. Il termine “metamorfismo” può essere applicato per esprimere quelle trasformazioni dell’identità della comunità trevigiana (e del suo territorio) che derivano dalla pressione esercitata su di essa dai processi di internazionalizzazione da cui è investita. Il termine può essere declinato in molteplici dimensioni: antropologica, sociologica, economica, urbanistica, culturale’.
“Peculiarità del progetto: utilizzare il territorio come ‘teatro diffuso’…”
Per rispondere così alle istanze di una provincia che è divenuta un'unica "città diffusa" ove l'aumento della mobilità e l'innalzamento del potenziale medio di istruzione consentono e richiedono una distribuzione degli spettacoli in palcoscenici atipici. Riemergono, allora, dal tessuto urbano palcoscenici inusuali: piazze storiche, ville venete, palazzi, chiese, castelli e borghi antichi. La cultura, uscendo dai suoi luoghi deputati, i teatri tradizionali, va dunque sempre più verso il pubblico, e favorisce l’incontro e la democratizzazione dei processi. Si tratta sempre di un'offerta culturale di qualità, accessibile al grande pubblico ed organica al territorio in un periodo dell’anno in cui è maggiore la propensione alla mobilità e alla partecipazione da parte dei cittadini trevigiani nonché la presenza di turisti veri, interessati ad assistere ad eventi e a scoprire luoghi di valore storico e architettonico e non solo.
“Reteventi è il ‘ripensamento’ culturale e valoriale del territorio …”
Il progetto, realizzato da un network di soggetti privati e pubblici del territorio, nel tempo è commutato da occasione per il tempo libero a risorsa culturale strategica per un territorio in progressiva evoluzione. RetEventi nasce quindi come modello di interazione per rispondere alla sfida della complessità posta dalla "città diffusa" veneta, nelle cui maglie è inserita anche la Provincia di Treviso: un'enorme "area agropolitana”, una fitta trama di centri abitati e di spazi rurali in un’unica grande area urbanizzata. Il network culturale si trasforma da organizzazione che garantisce un'offerta di spettacoli di svago con rilevanti ricadute turistiche a un'organizzazione capace di stimolare e diffondere in modo capillare riflessioni riguardo a tematismi di grande pregnanza per la comunità trevigiana.
A cura di Abcveneto


 
abcveneto.com
WeBuilder


Save as pdf iconaPDF file