n.74 VII anno, 20 maggio 2010
La menzogna nucleare negli spazi Bomben
A cura di Abcveneto
Lunedì 24 maggio 2010 ore 18. Presentazione pubblica del volume di Giulietto Chiesa, Guido Cosenza, Luigi Sertorio, edito da Ponte alle Grazie nel 2010 Fondazione Benetton Studi Ricerche via Cornarotta 7-9, Treviso
Sì o no al nucleare. Lunedì 24 maggio alle ore 18, negli spazi Bomben di Treviso, la Fondazione Benetton Studi Ricerche offrirà uno sguardo critico su una questione di estrema attualità per il nostro territorio e per il mondo intero.
Spunti di riflessione, informazioni, dati, per porsi in maniera responsabile di fronte a una delle scelte più importanti per il presente e il futuro del nostro vivere civile, saranno offerti nell’incontro di presentazione del libro-inchiesta La menzogna nucleare. Perché tornare all’energia atomica sarebbe gravemente rischioso e completamente inutile (Ponte alle Grazie, 2010), scritto dal giornalista de «La Stampa» Giulietto Chiesa, insieme a due illustri fisici quali Guido Cosenza dell’Università Federico II di Napoli e Luigi Sertorio dell’Università di Torino.
Giulietto Chiesa, affiancato da Daniele Pernigotti (Aequilibria, Vicenza), entrerà nel vivo della questione, partendo un punto di vista poco discusso e allarmante: la stretta connessione fra programma nucleare civile e militare. «Per parlare di nucleare» spiega Chiesa «occorre sapere cosa sia la fisica ed è indispensabile il ricorso alle conoscenze scientifiche basilari. Senza di esse l’intero discorso pubblico, quale lo conosciamo, affoga nella chiacchiera. Questo libro è stato scritto anche per consentire a un pubblico non dotato in partenza delle conoscenze di base di districarsi nella materia, cioè di non essere, a sua volta, manipolato. Un primo utilissimo elemento di chiarificazione emerge subito da questo modo di procedere: è sbagliato esaminare la questione dell’uso pacifico dell’energia nucleare separatamente, indipendentemente dal suo uso militare. Non solo sbagliato: è in realtà fonte di gran parte degli errori successivi che rischiano di portarci al disastro. Infatti le due questioni sono indissolubilmente interconnesse e i dati storici lo dimostrano. Lo sviluppo dell’energia nucleare a fini pacifici segue di pari passo – e non precede – lo sviluppo dell’energia nucleare a fini militari».
Non mancherà una disamina delle questioni più spesso addotte in favore o contro il nucleare: dal fabbisogno energetico, alla disponibilità di combustibile nucleare, dalla irrisolta gestione delle scorie, alla dismissione degli impianti esistenti.
Fondazione Benetton Studi Ricerche
via Cornarotta 7-9, 31100 Treviso, tel. 0422.5121, fax 0422.579483, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it
A cura di Abcveneto


 
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