n.74 VII anno, 24 maggio 2010
Cena di gala a Villa Arvedi a favore della ricerca sulla Fibrosi cistica
A cura di Abcveneto
Verona - Nella seicentesca cornice di Villa Arvedi di Grezzana, giovedì 27 maggio a partire dalle 20, la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (FFC) e il Rotary Club Verona Est daranno vita a un cena di gala durante la quale il Presidente del Rotary Club Verona Est, Dott. Sergio Puglisi Maraja consegnerà al Prof. Gianni Mastella, direttore scientifico della FFC un assegno di 5.000 Euro a favore della ricerca. Si tratta di un contributo annuale che il Rotary Club Verona Est, per statuto, destina ad Associazioni Onlus e che per l’anno 2010 viene assegnato alla FFC per contribuire a finanziare i progetti di ricerca sostenuti dalla Fondazione, organizzazione non a scopo di lucro, nata per combattere quella che è la prima malattia genetica grave più diffusa nel mondo occidentale: una patologia che in Italia conta oltre cinquemila malati accertati e quasi tre milioni di portatori sani che possono trasmettere il gene mutato ai propri figli.
Parteciperanno all’evento due ospiti importanti: Matteo Marzotto, presidente dell’Enit-Agenzia nazionale per il turismo, vicepresidente e testimonial della FFC, che nel corso della serata presenterà il suo libro “Volare Alto”; e il nuovo Assessore alla Salute della Regione Veneto, Luca Coletto.
La presentazione del libro di Matteo Marzotto, scritto in memoria della sorella Annalisa morta di fibrosi cistica e destinato a sostenere la ricerca.
Durante l’evento, Antonella Paternò Rana, più volte madrina di iniziative charity promosse dalla FFC, presenterà “Volare Alto”, il libro di Matteo Marzotto edito da Mondadori, i cui diritti d’autore sono interamente devoluti alla Fondazione. Il titolo del libro è la sintesi dell’impegno di Marzotto, i cui successi professionali vanno di pari passo con la completa dedizione che lo anima nel sociale. Nel libro Marzotto si racconta anche attraverso aspetti meno conosciuti della sua vita: le passioni private, i suoi impegni nella solidarietà e il percorso professionale, dall’entrata in Valentino alla recente acquisizione della casa di moda parigina Vionnet. Da un lato il personaggio più noto, quello sotto i riflettori della moda, dell’economia internazionale e dello sport. Dall’altro lato un uomo (“non sempre mi ci ritrovo a fare superman”) che vive come tutti, facendo i conti con le proprie incertezze e i timori, segnato dalla morte dell’amata sorella Annalisa, nel 1989 a 32 anni d’età, malata di fibrosi cistica. La perdita ha colpito profondamente Marzotto, portandolo a costituire la Fondazione assieme all’imprenditore Vittoriano Faganelli e ad uno dei massimi esperti in materia, il professor Gianni Mastella.
I nuovi impegni di Matteo Marzotto a favore della ricerca: a 200 all’ora nelle piste d’Europa per combattere la fibrosi cistica.
Sport e vita. Unire una passione, quella per le moto e la velocità, all’impegno sociale per lottare contro la fibrosi cistica. E sfruttare il grande pubblico delle gare su due ruote per diffondere i valori e l’impegno della Fondazione. Dopo l’esperienza del 2009 nel Campionato Italiano Velocità in sella ad una Kawasaki, Matteo Marzotto ha scelto quest’anno un altro circuito motoristico internazionale come vetrina per la sensibilizzazione sulla malattia genetica grave più diffusa ma ancora poco conosciuta e la divulgazione dei progetti della FFC: il Triumph Parking Go. Si tratta di un campionato europeo di nove appuntamenti, collaterale al Mondiale Superbike, partito in aprile nel circuito spagnolo di Valencia e che, dopo le tappe italiane dello scorso 9 maggio a Monza e del prossimo 27 giugno a San Marino-Misano, proseguirà con appuntamenti a Silverstone nel Regno Unito, al Nurburgring in Germania e a Magny Course in Francia.
In sella ad una moto Triumph Speed Triple R della storica casa motociclistica britannica, un bolide da 230 chilometri all’ora, Marzotto ha avuto la soddisfazione di conquistare il terzo posto a Monza. Il podio, centrato di fronte ai 115 mila spettatori accorsi per il Superbike, è stato dedicato alla Fondazione: un modo per ricordare al grande pubblico che esiste una malattia feroce, da sconfiggere sostenendo la ricerca. Per Marzotto – grande appassionato di sport di fatica come il ciclismo e lo sci di fondo - il mondo motoristico, con il suo grande seguito di pubblico, rappresenta un ambiente favorevole per la diffusione dei valori e dell’impegno della FFC. Il campionato Triumph Parking Go, come è stato il Civ nel 2009, viene vissuto da Marzotto come una nuova importante occasione per amplificare un tema che non trova facilmente spazio sui media. La presenza della Fondazione nei paddock dei grandi circuiti europei – rappresenta anche un’occasione di svago per tanti malati di FC che si danno appuntamento ai circuiti per incontrare i grandi del motociclismo.
Marzotto è vicepresidente e testimonial della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (FFC) un’istituzione Onlus che ha lo scopo fondamentale di promuovere e finanziare progetti avanzati di ricerca clinica e di base per migliorare la durata e la qualità di vita dei pazienti e sconfiggere definitivamente quella che è la prima malattia genetica grave più diffusa nel mondo occidentale. Ogni anno in Italia, in media 200 neonati (circa 1 su 2.500) nascono affetti da questa terribile malattia, con un’aspettativa di vita che, grazie alla ricerca, arriva oggi intorno ai 40 anni. Costituita a Verona nel gennaio 1997, la Fondazione ha complessivamente finanziato 140 progetti di ricerca che hanno coinvolto oltre 400 ricercatori italiani di 120 laboratori e gruppi di ricerca. Ogni anno viene emanato un bando di concorso pubblico che consente di selezionare i migliori progetti di ricerca attraverso una rigorosa valutazione da parte di un Comitato Scientifico e di 150 esperti internazionali (www.fibrosicisticaricerca.it).
A cura di Abcveneto


 
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