n.74 VII anno, 4 maggio 2010
Terzo appuntamento di VeronaContemporanea 2010
A cura di Abcveneto
Venerdì 7 maggio, al Teatro Camploy, avrà luogo il terzo appuntamento di VeronaContemporanea 2010, dedicato alle intersezioni della musica ebraica, una sorta di excursus nel mondo della musica ebraica: dai suoi influssi, nella tradizione classica e contemporanea di tipo accademico, alle forme più tradizionali, nelle sue coniugazioni klezmer e sefardita, fino ai suoi punti di contatto con la tradizione araba del Marocco.
La conversazione con il pubblico, sottoforma di tavola rotonda, intitolata “Percorsi e incontri di un popolo che canta”, inizierà alle ore 16.00, con un intervento dello storico Ariel Toaff (figlio dell’ex rabbino capo di Roma e docente all’Università di Tel Aviv), affiancato dal musicologo Andrea Gottfried e dalla cantante sefardita, di origine spagnola, Evelina Meghnagi, interprete e studiosa della tradizione musicale ebraica, sefardita e yemenita. Questo incontro è stato realizzato in collaborazione con il Festival Eterotopie di Mantova.
Alle ore 18.00 seguirà un concerto di musica da camera del ‘900, con un percorso di composizioni di autori legati al mondo ed alla cultura musicale ebraica o comunque ispirati a temi e modi di quella tradizione, con un programma musicale non solo suggestivo ma di rara esecuzione: il Trio op. 57 su temi ebraici di Dmitri Shostakovich, il Quintetto di Alfred Schnittke, e il Quintetto di Ernest Bloch, pagina affascinante e di alto contenuto emotivo. Il programma sarà eseguito dal Quartetto d’archi dell’Arena di Verona -composto da Gunther Sanin, Vincenzo Quaranta (violini), Luca Pozza (viola) e Sara Airoldi (violoncello),- e dal pianista Leonardo Zunica.
Alle ore 21.00 lo spettacolo sarà dedicato all’indagine delle diverse tradizioni della musica ebraica e delle sue ‘intersezioni’, in particolare con la musica araba, con la Klezmerata Fiorentina (Igor Polesitsky, violino Riccardo Crocilla, clarinetto, Francesco Furlanich, fisarmonica, Riccardo Donati, contrabbasso) che, suonerà assieme all’ensemble del violinista marocchino Jamal Ouassini (con Aziz Riahi, cantante e percussionista proveniente dal Marocco e Merkouris Evaggelos, cantante e liutista greco), con interventi della cantante Evelina Meghnagi.
Il progetto che è stato portato avanti dai due ensemble (La Kletzmerata e il Trio di Jamal Ouassini) è stato sollecitato in occasione di questo appuntamento di VeronaContempopranea. E’ un progetto estremamente originale che mira a mettere in evidenza le radici comuni di due diverse tradizioni musicali, quella ebraica e quella araba, di quel melting pot musicale che, nel passato, si è sviluppato nell’Impero Ottomano e nel Mediterraneo. Entrambe le tradizioni infatti si basano su elementi linguistici simili e furono portate avanti da musicisti professionisti: musica tradizionale ma non popolare quindi. Inoltre entrambe fondano il loro linguaggio strumentale sull’imitazione delle inflessioni della lingua parlata, propria di una musica vocale che ha una radice spirituale. Una comune radice spirituale, il cui punto d’incontro è riconducibile a quando, prima del ‘700, l’Ucraina del sud faceva parte dell’impero Ottomano e dove, secondo alcuni, possono essere riscontrate delle relazioni tra sufismo e hassidismo.
I due gruppi (La Kletzmerata Fiorentina e i Trio di Jamal Ouassini) eseguiranno i brani della loro tradizione, come una sorta di dialogo, atto a mettere in evidenza questi comuni tratti linguistici: ad esempio i musicisti arabi si inseriranno nell’improvvisazione in alcuni brani kletzmer, anche con canti con testo in greco ed in arabo; quindi verranno accostate musiche delle comunità ebraiche ucraine, fortemente influenzate dalla tradizione turca e temi musicali attribuiti al repertorio delle comunità ebraiche del Maghreb. Il trio di Ouassini inoltre eseguirà musiche di alcuni compositori del ‘900, turchi e nordafricani, assieme ad altre composte dallo stesso Ouassini. Con Evelina Meghnegi, saranno quindi eseguiti canti della tradizione sefardita mescolando l’antico idioma giudaico-spagnolo con il canto arabo, eseguito da Aziz Riahi.
A cura di Abcveneto


 
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