n.72 VII anno 15 marzo 2010
Lo specchio di ametista, Daniela Lombardi torna alla sceneggiatura
A cura di Abcveneto
Una miscela magica: un libro interessante, coinvolgente e introspettivo “Lo specchio di ametista” , opera pluripremiata dello scrittore toscano Gabriele Bianchi, la sfida un editore coraggioso Arduino Sacco, e l’incoraggiamento di un’ eccellenza del cinema internazionale Renzo Rossellini, ha convinto la scrittrice e giornalista, Daniela Lombardi, a tornare al suo primo amore: la sceneggiatura. I suoi libri hanno sempre preso vita da sue sceneggiature, questa volta ha compiuto l’ operazione inversa: il libro “Lo specchio di ametista” è diventato una sceneggiatura. Lo script di Daniela Lombardi fa parte della ristretta cerchia di eletti del progetto “Abbiamo deciso che… cinema” a cura di Renzo Rossellini, ovvero capolavori cinematografici nel cassetto.
Nelle parole dello stesso Rossellini: ‘Abbiamo deciso che cinema: siamo lieti di comunicare la nascita di questa nuova collana “Abbiamo deciso che cinema” interamente dedicata a tutte quelle sceneggiature presentate al Ministero Turismo e Spettacolo, non ammesse ai finanziamenti previsti per le opere prime e non, d’Interesse Nazionale Culturale, a partire dal 1970 a oggi per gli articoli di legge ex art.28 e successivi.
Daniela LombardiI giovani che vogliono avvicinarsi al Cinema, nelle prospettive cinematografiche attuali, non hanno altra strada che scrivere una sceneggiatura e portarla al Ministero dello Spettacolo nella speranza di ottenere la sovvenzione prevista dall’Art. 8 per le opere Prime e Seconde.
Delle centinaia di progetti di film presentati, la Commissione ne fa passare solo pochi, bocciandone moltissimi. Tra i film bocciati noi ne scegliamo i migliori e li pubblichiamo insieme alle motivazioni della bocciatura affinché piccoli capolavori non muoiano e non rimangano seppelliti nei cassetti per la cecità della burocrazia ministeriale.’
‘Sono convinto – prosegue Rossellini – che le idee non debbano mai essere seppellite. Sono sicuro che se molti dei progetti di film di mio padre, Roberto Rossellini, che oggi fanno parte della Storia della Cinematografia Mondiale, fossero dovuti passare attraverso le maglie di una commissione Ministeriale burocratizzata ed ottusa, oggi non esisterebbero. Perciò sono sicuro che pubblicare i progetti di Film bocciati all’Art. 8 sia un’azione utile e intelligente. Nel resto del mondo succede lo stesso? No!’
‘Dove le cinematografie sono più vitali vige un sistema diverso che io chiamo “La catena di seduzione”.
Gli anelli di questa catena nell’ordine sono: un soggettista ha l’idea e cerca di convincere (sedurre) un regista, regista e soggettista cercano di convincere (sedurre) un produttore, Il produttore deve convincere (sedurre) un distributore ed un Ente televisivo, Il distributore ed l’Ente televisivo devono, attraverso il marketing del film, convincere (sedurre ) il pubblico. Il pubblico sedotto dalla grande spinta deduttiva del film fruisce del film in massa. Nel nostro sistema Ministeriale burocratico manca la spinta seduttiva ed anche se il film viene realizzato, arriva al pubblico con una spinta seduttiva fiacchissima. Con questa iniziativa editoriale della Arduino Sacco Editore per la collana “Abbiamo deciso che… cinema” ripercorriamo la “catena di seduzione” all’inverso andiamo con l’idea direttamente al pubblico e da qui’ chissà forse sedurremo e convinceremo TV distributori e registi.’
A cura di Abcveneto


 
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