n.72 VII anno 20 marzo 2010
A.V.A.: Stop all'apertura di nuovi alberghi, affittacamere e B&B
A cura di Abcveneto
Questo il titolo della campagna pubblicitaria avviata dall’Associazione veneziana albergatori, che riunisce 450 alberghi a Venezia e in provincia, per fermare la “pioggia” di nuovi alberghi su Veenzia
Bonacini, presidente Ava: “Più alberghi significa più posti letto, meno indotto per gli alberghi già avviati, peggioramento dello stato di crisi. Vogliamo una Venezia viva, non una città fantasma”
L’Associazione veneziana albergatori dice basta all’apertura di nuove strutture ricettive. Lo fa attraverso una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della politica veneziana. “Stop! All’apertura di nuovi hotel, affittacamere e bed&breakfast” è questo il titolo della pubblicità che ritrae una città che tenta di difendersi da una nuova pioggia di alberghi e hotel. Nel 1999 i posti letto a Venezia erano circa 13mila; una cifra che è raddoppiata nel 2010 con quasi 26mila posti letto.
“Abbiamo deciso di fare questa campagna pubblicitaria – ha spiegato Vittorio Bonacini, Presidente dell’Ava - in un delicato momento economico per il turismo perché nuovi alberghi in un grave momento di crisi economica significa: più posti letto, meno indotto per gli alberghi già avviati, peggioramento dello stato di crisi”. Altra motivazione che ha spinto l’associazione che raccoglie il maggior numero di alberghi presenti a Venezia è la continua e incessante polemica sull’apertura di nuove strutture ricettive che “rubano” residenze ai veneziani e contribuiscono a far diventare Venezia una “città fantasma”. “Noi siamo dalla parte di chi dice “basta” e non si tratta soltanto di proteggere gli interessi degli albergatori. Più alberghi – continua il Presidente - significa anche snaturare questa città da un suo naturale aspetto. Venezia è fatta di persone che escono e vanno a lavorare per poi tornare nelle loro abitazioni. Oggi i veneziani sono sempre meno, cercano alloggio in terraferma o nell’hinterland perché i prezzi delle case in a Venezia sono inaccessibili. Noi siamo i primi a volere una città viva fatta di persone, di luci nelle case che si illuminano, di balconi aperti. Non vogliamo una città fantasma”.
Non è un caso che la campagna sia stata avviata proprio in questo delicato momento politico per Venezia (sia per le elezioni del sindaco del Comune di Venezia sia per quelle a Presidente della regione Veneto). “Ci aspettiamo scelte precise da parte dei futuri amministratori – conclude il Presidente - Chiediamo fatti non parole”.
A cura di Abcveneto


 
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