n.72 VII anno 21 marzo 2010
VI edizione, Padova Aprile Fotografia 2010
A cura di Abcveneto
Si è tenuta ieri a Milano la conferenza stampa nazionale per la presentazione di Padova Aprile Fotografia 2010 alla presenza di Andrea Colasio, Assessore alla cultura del Comune di Padova, Enrico Gusella, curatore della rassegna, e Giovanni Chiaramonte, di Ultreya.
Si rinnova anche quest’anno il grande appuntamento con la fotografia d’autore che vede protagonista la città di Padova. Da aprile a maggio torna, infatti, la rassegna internazionale che ha come tema, per questa sesta edizione, “La fotografia di cinema”.
La rassegna fotografica - organizzata dall’Assessorato alla Cultura – Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo – è oggi riconosciuta come una tra le più interessanti a livello nazionale: “Padova – come sottolinea Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune – proprio grazie al Centro Nazionale di Fotografia si è connotata, nel corso di un decennio, sul piano culturale promuovendo l’arte fotografica attraverso una costante e innovativa ricerca che costituisce, oggi più che mai, un unicum nel panorama nazionale”
La rassegna, curata da Enrico Gusella e Alessandra De Lucia, presenta due mostre che ripercorrono alcuni momenti salienti della creazione cinematografica di due grandi cineasti: “Carlo Mazzacurati nelle immagini di Lucia Baldini e Giovanni Umicini” e “Ricordando Krzysztof Kieslowski. Fotografie di Piotr Jaxa”. Il rapporto tra fotografia e cinema sarà in questa occasione indagato sotto luci e profili diversi, considerate le differenti produzioni e i differenti sguardi dei fotografi che ne hanno osservato le forme, scandagliando le riprese stesse dei set cinematografici.
Ad inaugurare la kermesse padovana, sabato 10 aprile 2010 alle ore 18 nella Galleria Cavour, è la mostra “Carlo Mazzacurati nelle immagini di Lucia Baldini e Giovanni Umicini” che presenta scatti a colori ed in bianco e nero dei due fotografi italiani.
La fotografa toscana Lucia Baldini racconta attraverso le sue potenti immagini alcuni momenti del film “La giusta distanza” di Mazzacurati, indagando gli elementi che costruiscono il film: luoghi, attori, troupe e atmosfere. Elabora secondo la propria sensibilità vari livelli di lettura, dando la possibilità ad ogni singolo dettaglio di divenire un tassello del mosaico di immagini in cui si narrano alcune scene del film. La sensazione è quella di entrare in uno specchio e avere contemporaneamente il fuori e il dentro della scena, permettendo in questo modo una lettura più ampia dell’intera esposizione. Sarà, inoltre, presente in mostra una sezione di immagini esclusive del nuovo film del regista, “La passione”, in uscita nelle sale cinematografiche tra qualche mese. Un’anteprima inedita come omaggio alla città di Padova.
Di Giovanni Umicini, fotografo abituato a indagare la normalità quotidiana della strada ed attento osservatore dell’uomo e dell’ambiente nel quale vive e articola le proprie attività, sono, invece, le fotografie di scena che raccontano attori, paesaggio, clima e colore dei set di “Vesna va veloce” (1996) e “La lingua del santo” (2000). Sono foto spesso scattate tra un ciak e l’altro, con la prontezza a cogliere in un breve secondo una situazione in grado di esprimere l’essenza del momento, sia esso parte del film o della fatica, ed il divertimento nel realizzarlo. Il rigoroso bianco e nero di Giovanni Umicini viaggia con l’anima del film, emoziona e suggerisce, con rispetto, curiosità ed interesse, la ricerca espressiva della situazione. Il fotografo toscano, ma padovano di adozione, entra in sintonia con la pellicola attraverso un minuzioso lavoro di ricerca, di lettura del copione e di presenza durante le riprese del film, riuscendo così a cogliere l’anima del lavoro che si sta realizzando sul set, presupposto fondamentale per il documento storico che rimane grazie alle fotografie di scena.
La seconda mostra in programma di Padova Aprile Fotografia, realizzata in collaborazione con Ultreya, dal titolo “Ricordando Krzysztof Kieslowski. Fotografie di Piotr Jaxa”, si inaugura venerdì 23 aprile 2010 alle ore 18 nel Museo Diocesano. L’originale mostra di Piotr Jaxa nasce durante i nove mesi di riprese tra Parigi, Varsavia e Ginevra della trilogia “Tre colori: blu, bianco e rosso”, opera del grande regista Krzysztof Kieslowski, che il fotografo polacco ha documentato fotograficamente. Jaxa - che si affermò in Svizzera ma mantenne i legami con la sua patria natia tanto che Kieslowski lo scelse come fotografo di scena per l’intera trilogia - con la mostra sul grande cineasta polacco delinea un ritratto integrale del regista, sia in quanto artista, sia come uomo ed amico.
Il nucleo del lavoro è costituito da trenta immagini tratte dal backstage dei film, già esposte nel 1993 nella raccolta “Kieslowski’s colours”, alle quali in questa occasione se ne aggiungono altre che esaltano lo stile, la poetica, la filosofia, l’umorismo e la vita stessa del grande regista. Krzysztof Kieslowski nato a Varsavia nel 1941, visse la prima infanzia e l’adolescenza nella tragedia dell’invasione tedesca e russa e quindi del totalitarismo sovietico. Proseguì i suoi studi, dedicandosi prima al teatro e poi al cinema, nella prestigiosa scuola di film di Lodz, dove conobbe nel 1965 Piotr Jaxa che, oltre collega, gli fu amico fino alla prematura scomparsa.
Nelle sue fotografie, Jaxa, sembra concentrare i dolorosi drammi dei protagonisti delle pellicole nel volto del regista e nella colorata penombra del set in cui Kieslowski mette in scena i tre valori-colori per lui fondamentali dell’epoca moderna: il bianco dell’uguaglianza, il blu della libertà e il rosso della fraternità.
11 aprile – 30 maggio 2010
Centro Nazionale di Fotografia
Palazzo Zuckermann
Corso Garibaldi 29, 35122 Padova
Tel. 049 8204518/8204530; fax 049 8204532
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cnf2@comune.padova.it
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