n.72 VII anno 4 marzo 2010
Le donne, modelle e muse al centro del mondo degli artisti, da Canova a Picasso, alla Casa dei Carraresi
A cura di Abcveneto
Opera di Cesare Mussini aprirà mostra dei Carraresi a novembre 2010La Fondazione Cassamarca e il suo presidente On. Dino De Poli, accolgono per la prima volta in Italia, una grande mostra dedicata a uno tra i più affascinanti argomenti che si intrecciano con la storia dell’arte: Raffaello Sanzio d’Urbino colto, ritratto, mentre persuade la Fornarina a posare per lui è l’immagine scelta per rappresentare la mostra che si terrà a Treviso presso Casa dei Carraresi dal 13 novembre 2010 al 13 marzo 2011.
Il quadro di grandi dimensioni (248 x 184 cm) dal titolo “Raffaello che spoglia per la prima volta la Fornarina”, opera di Cesare Mussini, di proprietà dell’ Accademia di Belle Arti di Brera, verrà esposto a Treviso in occasione della grande mostra.
Sarà lui ad accogliere gli ospiti di Casa dei Carraresi. A lui viene riservata una collocazione speciale, l’area accoglienza, un atrio dove si può accedere liberamente e quindi ammirarlo. Casa dei Carraresi ha deciso così di offrirne la piena godibilità e, a tale scopo, lo ha “adottato” facendolo restaurare per riportarlo ai passati splendori.
Come si legge nelle schede tecniche del museo di Brera, la pittura ad olio verte ora in cattivo stato di conservazione con tagli, crettature e abrasioni alla pellicola pittorica, l’intervento di restauro sarà quindi particolarmente complesso ed impegnativo.
L’incarico è stato affidato dalla pinacoteca delle Belle Arti di Brera alla restauratrice Barbara Ferriani di Milano. Molte le fasi di intervento previste: un’iniziale pulitura con rimozione dello strato pulvirulento della superficie e delle eventuali stuccature dei precedenti restauri, quindi velinatura in corrispondenza delle lacerazioni con la ricomposizione dei tagli e foderatura, rimessa a mano del telaio e quindi la reintegrazione mimetica delle lacune e degli strati pittorici.
Sarà quest’immagine affascinante e significativa ad accogliere ed introdurre al percorso espositivo che porta la donna, modella per artisti, al centro dell’attenzione dei pittori e della vita artistica europea a partire dall’epoca neoclassica fino agli anni ’60 del Novecento.
L’ identità di quella giovane donna seminuda, sensuale, con i capelli scuri e dallo sguardo intrigante, che la tradizione racconta essere l’amante di Raffaello, è ancora avvolta nel mistero.
Mussini presenta una scena galante, Raffaello è colto all’interno del suo studio, sullo sfondo, dietro il tendaggio, si scorge la Madonna Sistina e dall’ombra emerge il volto del celebre angioletto. Nel buio dello studio la luce si concentra sui protagonisti, nel cuore della scena c’è Raffaello che tenta di convincere la giovane discinta e consenziente a spogliarsi per servire da modella. La Fornarina in quest’opera diventa musa ispiratrice dell’arte del pittore urbinate tramite l’amore, rientrando proprio in quel dibattito sulla bellezza naturale sublimata dall’arte. La tela commissionata da Filippo Ala Ponzoni nel 1837 fu esposta per la prima volta, nello stesso anno, all’Accademia di Belle Arti di Firenze, divenne subito popolare tanto che furono tratte alcune litografie.
La mostra, curata dal prof. Nico Stringa, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, toccherà le grandi tematiche- il ritratto, il doppio ritratto, il nudo, la veduta d’interno ovvero l’atelier dell’artista, il mondo degli affetti familiari- e propone un itinerario che consente di ripercorrere la storia dell’arte europea dell’800 e del’900 con un particolare taglio storico – critico.
Si apre con la stagione neoclassica e uno dei suoi grandi protagonisti, Antonio Canova, di cui saranno presenti alcune opere grafiche, segue il Realismo quando il ruolo della modella cambia, spesso è anonima o diventa amante, moglie o essa stessa artista. Si estende passando per la vicenda fondamentale dell’impressionismo, del neo e post impressionismo, quindi le avanguardie, l’espressionismo, per chiudersi con alcuni protagonisti della neoavanguardia europea.
Un posto rilavante è dedicato a Picasso, il pittore che più d’ogni altro ha trattato il tema durante la sua attività.
La mostra dura solo 100 giorni.
L’ufficio prenotazioni è già aperto (dal lunedì al venerdì con orario 9.00-13.30 e 14.30-18.00; il sabato 9.00- 13.30, allo 0422 513150).
A cura di Abcveneto


 
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