n.72 VII anno 5 marzo 2010
Festival Il pianoforte romantico
A cura di Abcveneto
11 concerti, 12 pianisti, 28 compositori, 3 quartetti, trii e duetti: questi i numeri de Il pianoforte romantico, il festival che chiude la ricca stagione italiana 2009-2010 promossa dal Palazzetto Bru Zane - Centre de musique romantique française. www.bru-zane.com
Istituzione culturale, presieduta da Madame Nicole Bru, il PBZ – Cdmrf è un centro di risorse documentarie, di ricerca, di edizione, di diffusione del sapere e di produzione di concerti, inserito in un circuito internazionale, che ha l’obiettivo di restituire al repertorio musicale francese del XIX secolo una notorietà mai pienamente riconosciutagli. La direzione scientifica è affidata ad Alexandre Dratwicki, mentre la consulenza artistica a Benoît Dratwicki Segretario generale della Fondation Bru è Michèle Roche.
La sede è il secentesco ex Casino Zane, di proprietà dal 2007 della Fondazione Bru che ha affidato la cura del restauro all’architetto Marco Zordan. L’inaugurazione del centro dello scorso ottobre ha consentito ai veneziani di riappropriarsi di un magnifico palazzo corredato di splendidi decori di artisti che appartengono alla storia di Venezia.
La rassegna Il pianoforte romantico, che si svolgerà a Venezia dall’15 aprile al 19 maggio 2010, esplorerà minuziosamente le diverse tendenze pianistiche del romanticismo francese, spaziando dalle trame concertistiche e sinfoniche alle atmosfere più raccolte delle sonate, dei trii e dei quintetti; tutte forme che in epoca romantica raggiunsero vette espressive di rara bellezza.
In Francia, il grande concerto romantico, virtuoso e dal respiro solenne, si svilupperà gradualmente sotto l’egida di autori quali Jadin, Steibel e Hérold. Con Saint-Saëns, Massenet, Dubois o Pierné assumerà poi caratteri colossali. I concerti di sabato 17 aprile e venerdì 14 maggio, che si terranno presso la Scuola Grande San Rocco di Venezia, racconteranno al pubblico uno spaccato dell’evoluzione di questo genere. Ospiti due prestigiose formazioni della scena mitteleuropea: Les Siècles e la Sinfonia Varsovia.
Col precipuo intento di unire interpreti talentuosi, di nuova generazione, abili nel padroneggiare strumentazione d’epoche diverse, François-Xavier Roth istituisce nel 2003 Les Siècles. L’orchestra da subito prova di sé conquistando pubblico e critica; la loro ultima registrazione (Georges Bizet & Emanuelle Chabrier – Ed. Mirare) è stata premiata recentemente col Diapason D’or. Les Siècles interpreterà musiche di Thomas (Raymond - Ouverture), Dubois (Concerto per pianoforte n. 2 in fa minore), Auber (La Muette de Portici - Ouverture), Fauré (Ballade pour piano et orchestre in fa diesis maggiore op. 19) e Rabaud (La Procession nocturne, poema sinfonico da Nicolas Lenan, op. 6).
Fondata nel 1984 per volere del violinista Yehudi Menuhin, la Sinfonia Varsovia gode oggi di una notorietà internazionale: con all’attivo più di 200 incisioni discografiche e riconoscimenti d’ogni tipo, l’orchestra polacca è particolarmente apprezzata tanto per le interpretazioni del repertorio classico quanto per quello contemporaneo. Sotto la direzione di Hervé Niquet, l’orchestra si esibirà in opere di Gounod (Sinfonia n.1 in re maggiore) ed Hérold (Concerti per pianoforte n.2 in mi bemolle maggiore, n. 3 il la maggiore e n.4 in mi minore).
Già sul finire del XVIII secolo, il pianoforte diverrà lo strumento principe del salotto romantico: nella sonata con violino dialoga e ne accompagna il canto, nel trio si contrappone al timbro del violoncello e del violino, nel quartetto e nel quintetto si amalgama agli archi ritagliandosi ruoli da solista virtuoso o d’accompagnatore accorto e discreto. Luogo privilegiato di ricerca resterà comunque il quintetto con pianoforte: in esso il compositore riprodurrà infatti le ambizioni in miniatura proprie del concerto sinfonico.
A Jean- Frédéric Neuburger e al Quatuor Modigliani (Prix Révélation de la Critique - 2009) il compito di allietare il pubblico e orientarlo all’ascolto del pensiero cameristico. Il giovane prodigio francese, classe 1986, accompagnato da Philippe Bernhard e Loïc Rio (violini), Laurent Marfaing (viola) e François Kieffer (violoncello), si esibirà giovedi 15 aprile presso il Palazzetto Bru Zane. Reduce da numerose apparizioni nei palchi più prestigiosi del mondo, Neuburger vanta già, nonostante l’età, collaborazioni con orchestre francesi, inglesi, danesi, americane e cinesi. Il programma della serata prevede l’esecuzione integrale del Quintetto in si minore per pianoforte e archi op. 51 di Florent Schmitt: l’opera che, scritta nel 1908, ha contribuito, insieme alla Tragédie de Salomé, ad affermare il talento del compositore francese allievo di Dubois, Fauré e Massenet.
Mercoledi 21 aprile il concerto del Trio Talweg. Riunitosi nel 2004 per volontà di Sébastien Surel (violino) Sébastien Walnier (violoncello) e Alexander Gurning (pianoforte), il trio ha subito conquistato gli amanti della musica: affiatamento, precisione e spiccate sensibilità timbriche sono infatti gli elementi caratterizzanti di una giovane formazione la cui reputazione cresce di giorno in giorno. Il Trio Talweg proporrà musiche di Thomas (Trio in re maggiore per violino, violoncello e pianoforte, op. 3), Dubois (Trio n. 1 in do minore per violino, violoncello e pianoforte) e Fauré (Trio in re minore per violino, violoncello e pianoforte, op. 120).
Venerdi 30 aprile saranno David Violi (pianoforte) e il Quatuor Ardeo ad animare le mura del Palazzetto Bru Zane. Fondato nel 2001 all’interno del Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris, il quartetto è oggi formato da Olivia Hughes e Carole Petitdemange (ai violini), da Caroline Donin (alla viola) e Joèlle Martinez (al violoncello). In contrappunto col pianista francese, interpreteranno le partiture di César Franck (Quintetto in fa minore per pianoforte e archi) e del suo allievo Gabriel Pierné (Quintetto in mi minore per pianoforte e archi, op. 41).
Il concerto di sabato 8 maggio avrà come protagonisti due famosi interpreti: Mira Glodeanu (violino) e Frédérick Haas (fortepiano). La loro carriera, marcata da un’intensa attività concertistica in qualità di solisti e di interpreti in ensemble e orchestre, è oggi ampiamente riconosciuta a livello internazionale. Il duo suonerà opere di Hérold (Sonata nº2 in la maggiore per violino e pianoforte), Viotti (Sonate in la e in mi bemolle maggiore per violino e pianoforte) e Steibelt (Preludio in mi bemolle maggiore e Sonate in la e in mi bemolle maggiore per violino e pianoforte).
Il Pianoforte Romantico proseguirà mercoledì 12 maggio con la performance di Laurent Martin e del Quatuor Satie. Fondato nel 1999 da interpreti cresciuti in seno al Conservatorio di Lione - Frédérique Aurier e Julie Friez (violini) Patrick Oriol (viola) e Guillaume Lafeuille (violoncello) - il Quatuor Satie accompagnerà l’estroso pianista il cui talento si è manifestato pienamente nell’interpretazione di autori del XIX secolo, tra i quali Charles-Valentin Alkan di cui Martin è tra i maggiori esecutori al mondo. Il programma della serata prevede opere di Gouvy (Quintetto in la maggiore per pianoforte e archi, op. 24) e Castillon ( Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e archi, op. 1).
Idolatrato da un pubblico di intellettuali e intenditori, il pianista del XIX secolo, acquisterà una notorietà mai conosciuta prima: viaggerà per il mondo, si esibirà nelle grandi sale pubbliche e nei salotti prestigiosi delle corti europee. Incarnando la figura dell’eroe romantico, a tratti solitario, darà prova di sé anche attraverso il recital, misurandosi così con virtuosismi trascendentali e parafrasando i grandi successi lirici o sinfonici del momento.
L’appuntamento di domenica 18 aprile vedrà protagoniste Lidija e Sanja Bizjak. Pianiste, originarie di Belgrado, perfezionatesi entrambe al conservatorio di Parigi, le due sorelle si esibiscono in duo dal 2002 ottenendo importanti riconoscimenti (tra cui l'ARD di Monaco di Baviera e l’Avant-Scène del CNSMD di Parigi). Per il festival veneziano si esibiranno a quattro mani musicando Ravel (La Valse), Fauré (Dolly, op. 56), Chabrier (Souvenir de Munich e España), Fauré/Messager (Souvenir de Bayreuth ) e Chopin (Variations sur un chant national irlandais).
Sabato 24 aprile l’ospite sarà Arthur Schoonderwoerd. Pianista e clavicembalista, inizia gli studi musicali presso il conservatorio di Utrecht sotto la guida di Herman Uhlhorn e d'Alexander Warenberg. Nel 1996 riceve da parte del Consiglio d’Europa il titolo Lauréat Juventus. Oggi si esibisce regolarmente come solista e come membro di vari ensemble e conta numerose apparizioni in radio e televisione. In occasione del pianoforte romantico darà voce alle opere di Montgeroult (Studi), Kalkbrenner (24 Preludi, op. 88) e Chopin (Tre Notturni op. 9 – Preludio op. 44).
Mercoledì 19 maggio sarà nuovamente un solista ad intrattenere il pubblico musicando pagine del repertorio pianistico francese. Sarà la volta di Bertrand Chamayou, giovane pianista la cui carriera è pennellata già da premi, incisioni e da un’intensa attività concertistica nel mondo. La sua esibizione prevede opere di Saint-Saëns (Studio in forma di valzer, op. 52 n.6), Fauré (Notturno n.1 in mi bemolle minore, op. 33), Franck (Preludio, corale e fuga e Preludio, aria e fuga) e Alkan (Preludio e Toccatina in do minore, op. 75).
Infine, sabato 15 maggio, due ospiti d’eccezione solcheranno il palco del festival: Salomé Haller (soprano) e Nicolas Krüger (pianoforte). Il duo, reduce da un’incisione premiata col Diapason découverte (Das Leben irdische) e da concerti in sedi europee e orientali, condurrà l’ascoltatore nel mondo ora lirico e ritmato ora drammatico e cupo della melodia. Per l’occasione suonerà Messager (Nouveau Printemps), Chausson (Chanson perpétuelle), Debussy (Chansons de Bilitis e Tre melodie su poesie di François Villon) e Fauré (Cinque melodie di Venezia op. 58 e Notturno n. 6 in re bemolle maggiore op. 63).
Gli appuntamenti musicali che si terranno a Venezia dal 15 aprile al 19 maggio fanno parte di una più ampia programmazione internazionale che prevede, oltre ai suddetti concerti, repliche ed eventi unici all’estero.
Inoltre il Festival Il pianoforte romantico è incluso nel programma dell’edizione 2010 del Festival Suona Francese dell’Ambasciata di Francia in Italia, rassegna monotematica che, dopo le due precedenti edizioni consacrate rispettivamente alla musica contemporanea e quella antica, quest’anno sarà dedicata al repertorio romantico francese proprio in onore del Palazzetto Bru Zane. Per ulteriori informazioni e per consultare il programma completo si rimanda al sito del Palazzetto www.bru-zane.com.
Il pianoforte romantico: Les Siècles, Sinfonia Varsovia, François-Xavier Roth, Marc Minkowski, Jean- Frédéric Neuburger, Quatuor Modigliani, Trio Talweg, David Violi, Quatuor Ardeo, Mira Glodeanu, Frédérick Haas, Laurent Martin, Quatuor Satie, Lidija e Sanja Bizjak, Arthur Schoonderwoerd, Bertrand Chamayou, Salomé Haller, Nicolas Krüger, Orchestre du Capitole de Toulouse, Tugan Sokhiev, Nicholas Angelich, Orchestre de la Suisse romande, Marek Janowski, Martin Helmchen, Benjamin Righetti.

A cura di Abcveneto


 
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