n.79 VII anno, 1 ottobre 2010
A tavola con Gioia: Gnocchi

Di Gioia
Dicono che la riuscita degli gnocchi dipenda tutta dalle patate. Di ottima qualità sono quelle del Montello trevigiano, difficili però da reperire fra la grande distribuzione.
Altra trucco è rappresentato dalla quantità di farina. Un etto per sei etti di patate. Bisogna far bollire le patate e una volta tiepide, passarle attraverso lo schiacciapatare, no al mixer. Si unisce la farina, un uovo e un cucchiaino di sale. Si lavora il tutto. Non ci si deve preoccupare se l'impasto si attacca alle mani. Con le mani ben intrise di farina si ricompongono gli ingredienti, formando una specie di zoccoletto. Ora si tagliano dei filoncini e con le mani nuovamente intrise di farina si modellano questi filoncini fino a dargli una forma cilindrica. A questo punto si tagliano per ricavare gli gnocchi. Chi completa la loro forma schiacciandoli leggermente tra l'indice e il pollice, chi li passa alla grattuggia. Si posso tuffare nell'acqua che bolle e quando ritorneranno alla superficie si possono prelevare.
Il condimento è a piacere. Sono ottini in qualsiasi modo: al ragù, al pomodoro o qualsiasi salsa usiate.
Di Gioia


 
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