n.79 VII anno, 13 ottobre 2010
Viaggio Pittorico nell’Inferno Dantesco
A cura di Abcveneto
Sabato 16 ottobre alle ore 17.30. Padova, Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano.
Alla mostra-conferenza saranno presenti:
Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova
Alberto Bolzonella, ideatore dell’evento e Presidente dell’Associazione “Ars Tabulae Pictae”
Raffella Bettiol, Presidente della Società “Dante Alighieri”, Comitato di Padova Giovanni Brigato, membro del Consiglio Direttivo della Società “Dante Alighieri”, Comitato di Padova
Giuseppe Iori, commentatore – relatore dell’Inferno dantesco; Vicepresidente della Società “Dante Alighieri”, Comitato di Padova
La Commedia di Dante da sempre ha ispirato gli artisti di ogni tempo e di ogni paese, che si sono cimentati a ripercorrere, a fianco del sommo poeta, il suo “viaggio” salvifico nell’aldilà. Perché di un vero e proprio viaggio si tratta, il suo nome, infatti, non è un semplice sogno o una visione propostigli da Dio per distinguerlo dagli altri uomini. Dante, accompagnato da tre guide d’eccezione (Virgilio, allegoria della ragione, Beatrice, che rappresenta la fede, San Bernardo da Chiaravalle, simbolo dell’ascesi mistica), dopo essersi smarrito nella “selva oscura” per la presunzione di arrivare a Dio con le sole forze della poesia illuminata dalla ragione, ritrova la “strada” giusta per realizzare il suo duplice obiettivo, quello di salvare se stesso e nel medesimo tempo quello, non meno ambizioso, di essere a sua volta una guida per gli uomini perchè possano redimersi e arrivare all’ «amor che move il sole e l’altre stelle».
Prima di Dante altri poeti avevano affrontato il tema del “viaggio”, proponendo però come protagonisti altri eroi, dall’Ulisse omerico all’Enea virgiliano, “viaggio” che in ogni caso era stato limitato al tempo della storia, con una fugace divagazione nel mondo dei defunti, funzionale in ogni caso alla realizzazione della loro ricerca, mentre il poeta fiorentino fin dal primo verso della sua opera immortale si immerge nell’eterno e compie il suo itinerarium mentis in Deum in questa dimensione che, mano a mano che egli procede dall’Inferno al Purgatorio e al Paradiso, si fa sempre più sfumata ed eterea, entrando, nella terza cantica, sempre più nella dimensione celeste, che solo «amore e luce ha per confine».
Informazioni: “ARS TABULAE PICTAE”
tel. fax. 049 8716864
cell. 349 6082572
http://padovacultura.padovanet.it
A cura di Abcveneto


 
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