n.79 VII anno, 16 ottobre 2010
Nuovo Cinema Paesaggio, per tutto l'anno
A cura di Abcveneto
rassegna cinematografica dedicata al paesaggio nel cinema a cura di Luciano Morbiato e Simonetta Zanon
mercoledì 20 ottobre 2010 ore 21 serata di apertura con il film Notte italiana di Carlo Mazzacurati che sarà presente alla proiezione.
El jardincito es un día de fiesta en la eternidad de la tierra. Jorge Luis Borges (1922)
Mercoledì 20 ottobre 2010 alle ore 21 si inaugurerà nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, la rassegna cinematografica Nuovo Cinema Paesaggio, dedicata al paesaggio nel cinema, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e curata da Luciano Morbiato (Università di Padova, docente di Storia delle tradizioni popolari) e Simonetta Zanon (Fondazione Benetton Studi Ricerche, paesaggista). Pensata come naturale evoluzione del percorso iniziato l’anno scorso e incentrato sul ruolo del giardino nel cinema, la rassegna propone un calendario di dieci film, articolato in due cicli, il primo fra ottobre e dicembre 2010 e il secondo fra febbraio e aprile 2011, che punta a focalizzare lo sguardo sul paesaggio nel cinema, personaggio “silenzioso” ma elemento essenziale di numerose e importanti opere cinematografiche.
La rassegna sarà inaugurata dalla proiezione del film Notte italiana (durata 93’, 1987, Italia), primo lungometraggio del regista padovano Carlo Mazzacurati, che lo presenterà e ne discuterà con il pubblico, assieme a Luciano Morbiato. La serata sarà a ingresso libero.
Il film di Mazzacurati (cosceneggiato con l’amico Franco Bernini), premiato a Venezia XLVI (alla Settimana della Critica), è divenuto con gli anni un piccolo classico, che illumina uno spaccato di provincia veneta negli anni ’80, con molti dei suoi abitanti tesi a fare soldi speculando sul territorio, dalla superficie alle viscere (qui un giacimento di gas nel Polesine). L’avvocato venuto dalla città, che dovrebbe limitarsi a una perizia, scopre una serie di illegalità protette dall’omertà dell’ambiente di paese, e si scontra con un potente locale (uno che si è fatto da sé: mezzo patriarca e mezzo furfante), che non indietreggia davanti alla corruzione e al delitto. Per il moderno cavaliere della legalità e dell’ideale, l’amaro della sconfitta e del ritorno in città si accompagnerà alla conquista dell’amore di una dolce ragazza-madre.
Alcune caratteristiche del film diventeranno costanti tematiche (l’attenzione alla figura del loser, del solitario perdente) e stilistiche (la presenza del paese piatto, del delta padano, con argini e lagune) del cinema di Mazzacurati.
Il film sarà proiettato per le scuole (ingresso libero su prenotazione) la mattina di giovedì 21 ottobre.
Nuovo Cinema Paesaggio proseguirà mercoledì 3 novembre con il film in prima visione Fish Tank, 2009, di Andrea Arnold (proiettato presso il Multisala Edera); il 17 novembre con La mal’ombra, 2007, di Andrea Segre e Francesco Cressati, presentato con gli esponenti del Comitato paese di San Pietro in Paerne (Rosà-Tezze sul Brenta, Vicenza); mercoledì 1° dicembre con Aguirre, furore di Dio,1972, di Werner Herzog; e il 15 dicembre con The New World, 2005, di Terrence Malick.
Le proiezioni riprenderanno poi mercoledì 9 febbraio 2011 con Il pianeta azzurro, 1982, di Franco Piavoli (che sarà presente alla serata); il 23 dello stesso mese con Biùtiful cauntri, 2007, di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero. Mercoledì 9 marzo sarà la volta di Donne senza uomini, 2009, di Shirin Neshat e Shoja Azari, cui seguiranno il 23 marzo Stalker, 1979, di Andrej Tarkovskij, e mercoledì 6 aprile Primavera estate autunno inverno e ancora primavera, 2003, di Kim Ki Duk.
Come spiega Morbiato: «Con un percorso centrifugo, dall’interno verso l’esterno, la scoperta di noi stessi passa per l’esperienza dello spazio, per la scoperta del mondo che ci circonda: anche il cinema sembra confermare un percorso analogo, muovendo la macchina da presa, passando cioè dalla inquadratura fissa delle origini (tanto nell’Arroseur arrosé dei Lumière che nel Voyage dans la lune di Méliès) al carrello di John Ford e alla steadycam di Kubrick.
La (ri)scoperta del giardino si è accompagnata necessariamente al suo completamento e al suo superamento nel paesaggio, inteso in successione o confuso come soggetto di pittura (dal Cinquecento), agglomerato naturale (nell’Ottocento) e, infine, patrimonio culturale, risultato tanto dell’arte e della storia che della percezione individuale e collettiva (un patrimonio sancito nella “Convenzione europea del paesaggio”, Firenze 2000).
Nel corso di oltre un secolo di storia del cinema e nella stratificazione di migliaia di titoli possiamo cogliere una molteplicità di paesaggi, più spesso utilizzati, anzi sfruttati, senza mediazioni, talora interrogati e interpretati (nei film di Herzog o di Tarkovskij), raramente inventati (tanto nel Gabinetto del dottor Caligari di Wiene che in Sogni di Kurosawa): la storia raccontata dal film ci viene perciò incontro da uno sfondo ambientale che solo eccezionalmente diviene protagonista. Se gli eroi del western movie sono esaltati dalla wilderness dei grandi parchi americani, i personaggi del film neorealista si muovono nei paesaggi ordinari di campi e argini e strade polverose e quartieri operai. Alle avventure e alle rivoluzioni si addicono le panoramiche di grandi spazi e le conquiste di nuove terre, mentre la concreta e difficile difesa del territorio nazionale dall’appetito della speculazione deve attestarsi su reportage minimi, su documenti impietosi.
Una rassegna sul paesaggio nel cinema – così come un eventuale convegno – non può esaurire l’argomento (anche moltiplicando i titoli), né può fissare un canone, può azzardare (forse) una tipologia; certamente può avviare un dibattito, magari mescolando le carte, cioè le immagini – documentarie poetiche visionarie – in funzione di elegia o di denuncia: questo si propone il Nuovo Cinema Paesaggio nelle scelte non assolute ma motivate che saranno proposte e cadenzate nei mesi che verranno, a partire dal dialogo con alcuni registi che ai luoghi concreti, come contemplazione e attrazione, ritornano nella loro filmografia».
Le proiezioni si svolgeranno nell’auditorium degli spazi Bomben (Treviso, via Cornarotta 7) alle ore 21, ingresso unico 4 euro, ad eccezione della serata di apertura a ingresso libero.
Il film Fish Tank, in prima visione, in programma il 3.XI.2010, sarà invece proiettato, sempre alle ore 21, presso il Multisala Edera (Treviso, Piazza Martiri di Belfiore 2). Ingresso 5,50 euro.
Informazioni: Fondazione Benetton, tel. 0422.5121, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it
Alcuni titoli della rassegna saranno proposti anche alle scuole secondarie della provincia di Treviso a ingresso libero su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Benetton, tel. 0422.5121, perlascuola@fbsr.it, www.fbsr.it.
A cura di Abcveneto


 
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