n.79 VII anno, 25 ottobre 2010
La seconda commissione del Consiglio Regionale martedì deciderà se cementificare o meno, in quel di Morgano, una delle aree più belle del Parco del Sile
A cura di Abcveneto
Zanoni (Paeseambiente): “Chi c’è dietro la volontà di cementificare 95.000 metri quadri di Parco?”
Martedì 26 ottobre la Seconda Commissione del Consiglio Regionale dovrà esprimere un parere su una variante del Piano Ambientale del Parco regionale del Fiume Sile.
La variante purtroppo non prevede di dare maggior tutela a questa che è una delle ultime aree di pianura del Veneto scampate alla cementificazione, bensì pone come obiettivo quello di trasformare 95.000 metri quadri di terreno agricolo di Parco ad area residenziale.
Il terreno si trova a Morgano, confinante con un corso d’acqua naturale, il Rio, abitato da gallinelle d’acqua dolce, ballerine bianche e martin pescatori.
“Di questa vicenda quello che più sconcerta è che sia proprio il direttore del Parco a sponsorizzare questa cementificazione di uno dei più bei territori della Marca – ha commentato Andrea Zanoni Presidente di Paeseambiente – Questo signore ha raccontato alla Commissione regionale che si tratta di un’area degradata e di una zona agricola non coltivata.
Venerdì scorso ho voluto verificare sul posto di persona, accompagnato da alcuni residenti, scoprendo un territorio stupendo con un boschetto con presenza di piante anche centenarie facente parte di un progetto di tutela condotto con la collaborazione dell’Unione Europea.
I terreni rimanenti sono attualmente coltivati con una delle colture più tipiche del trevigiano: il radicchio rosso di Treviso, altro che area degradata!
Stiamo vivendo in un mondo alla rovescia dove il Parco invece di difendere il territorio stende il tappeto rosso ai palazzinari, ciò non mi sorprende ormai più perché recentemente è stato proprio il Parco a dare l’ok ai piloni alti sessanta metri dell’elettrodotto Terna Scorze’-Volpago.
Alcuni proprietari di quest’area sono arrivati addirittura a chiedere ai Consiglieri regionali di bocciare la variante perché preferiscono salvaguardare questa oasi naturale, facendo presente che a pochi metri da quest’area ci sono già 15.000 metri quadri di terreno residenziale, con strade e servizi già pronti, che nessuno ancora ha edificato.
Mi auguro che la Commissione bocci questa deturpante variante, cercherò inoltre di scoprire chi sono i personaggi locali che ricaverebbero ingentissimi guadagni dalla cementificazione di questo piccolo angolo di paradiso i quali oggi stanno spingendo per l’approvazione della variate”.
Paeseambiente – 31039 PAESE (TV) , Email: paeseambiente@ecorete.it, Cell. 347/9385856.
A cura di Abcveneto


 
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