n.78 VII anno, 19 settembre 2010
Lettera al direttore: Sile sporco, lettere aperta dell’assessore all’Ambiente all’assessore provinciale FantonLa spesa non pesa sottocasa
Di Abcveneto
Gent.mo assessore Fanton, Mi sento in obbligo di scriverLe questa lettera per ricordarLe la situazione del fiume Sile e i problemi che ne derivano per il comune di Casier. Lo scorso 15 maggio abbiamo avuto l’ennesimo incontro, ancora una volta da noi sollecitato, al quale furono presenti i rappresentanti dei comuni di Silea, Casale sul Sile, Roncade, Casier, del Genio Civile, del Parco del Sile oltre a Lei , quale rappresentante della Provincia, durante il quale abbiamo analizzato il problema degli sfalci erbosi e dei rifiuti vari che scendono lungo il corso del fiume. In particolare abbiamo valutato a fondo la possibilità di riattivare la centrale elettrica di Silea per effettuare la raccolta degli sfalci. Al termine della riunione ci siamo lasciati con l'accordo che, dopo una fase di raccolta informazioni, si sarebbe aperto un tavolo di lavoro in Provincia, nel quale affrontare e risolvere finalmente questo annoso problema. A tutt'oggi, tre mesi dopo il nostro incontro, ancora nessuna notizia. Non posso fare a meno di sollecitarLa in quanto il problema, nel corso dell'estate, si è notevolmente aggravato. Il porticciolo di Casier giace addossato all'ansa del fiume e tutti gli sfalci che scendono da Treviso tendono inevitabilmente a fermarsi proprio davanti alla piazza del paese insinuandosi tra le briccole ed i pontili. La protezione civile di Casier, attraverso una convenzione con il comune, in questi anni ha assunto l'incarico di intervenire per rimuovere le erbe che intasano il porto. Quest'estate, per mantenere un minimo di decenza alla piazza del paese hanno dovuto intervenire più volte alla settimana, con il solo risultato di vedere "isole" verdi arrivare e fermarsi nel porto immediatamente dopo aver terminato il loro lavoro. La nostra protezione civile ci fa notare, correttamente, che non ha le attrezzature adeguate per gestire una simile quantità di materiale. E il Comune, in tempi di ristrettezze, non ha certamente i fondi per acquistare una barca attrezzata per la pulizia del fiume. Ma non è neppure possibile andare avanti in questo modo! Il comune di Casier non può, non deve e non vuole pagare per lo smaltimento dei rifiuti che provengono per il 99,5% dai comuni a monte. Per farLe un esempio: sarebbe come se il condomino dell'ultimo piano gettasse i rifiuti dalla finestra e il condomino del piano terra dovesse pagare per tutti. Le sembra corretto ? L'esempio è addirittura riduttivo in quanto, nel nostro caso, Casier produce solo una minima quantità di sfalci e rifiuti, perciò dovremmo anche analizzare chi sta producendo questi rifiuti. Si tratta, quasi totalmente, di sfalci delle rive e sopratutto di alghe ed erbe fluviali tagliate dalla manutenzione del fiume che avviene in territorio di Treviso. Uno dei principi fondamentali che stanno alla base di una corretta gestione dei rifiuti è che chi li produce deve garantire il loro smaltimento. Anche in questo caso il principio deve essere seguito.
Non deve essere consentito abbandonare nessun rifiuto, siano erbe, alghe o bottiglie di plastica, alla corrente del fiume perché il problema passi ai comuni a valle. La situazione è resa assurda dal fatto che, in territorio di Silea, è presente una struttura perfettamente attrezzata alla gestione dei rifuti che scendono il corso del fiume. Questa struttura, la centrale elettrica, è ferma e inattiva proprio per la parte di trattamento rifiuti. Gent.mo Assessore Fanton, noi nel limite del possibile abbiamo fatto la nostra parte, ma mi stupisco che enti predisposti alla tutela del nostro splendido fiume, quali il Parco del Sile, assistano inerti alla discesa continua di isole grigio-verdi maleodoranti che vanno ad appoggiarsi lungo le rive, mentre dovrebbero essere i primi attori nella lotta per la conservazione di un ecosistema così delicato. Invece l'ente parco non è mai stato sensibile al problema o disponibile a valutare soluzioni e farsi carico di portarle a termine. Anche questa volta è il comune di Casier a sollecitare la ripresa delle consultazioni per definire competenze, responsabilità e costi di un problema di un intervento risolutivo che non può più attendere, almeno a partire da un’ordinanza dei comuni rivieraschi che vieti il rilascio in acqua dei materiali di sfalcio. E' urgente che il tavolo di lavoro sia riconvocato e che questa volta gli attori siano tutti presenti.
Credo che Lei, anche per il ruolo di coordinamento che spetta alla Provincia, continui ad essere la figura più autorevole per trovare la migliore via alla definizione del gruppo di lavoro. Rimango quindi in attesa di Sue notizie a breve.
Distinti Saluti Paolo Calmasini
Assessore all’Ambiente Comune di Casier
Di Abcveneto


 
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