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©Maria Ester Nichele

A Venissa il Premio Paolo Rizzi a Francesca Boccaletto e lo scrittore Alvise Zorzi

A cura di Federico De Nardi
Il tempo inclemente non ha fermato la cerimonia di consegna del Premio Paolo Rizzi, che si è tenuta a Venissa, sabato 18 settembre nella tenuta murata veneziana - recuperata dalla famiglia Bisol - che domina Mazzorbo, isola veneziana comunicante con Burano.
Venissa - di proprietà del Comune di Venezia - è stata scelta quale sede del premio, in quanto luogo simbolico per un Premio che vuole celebrare cultura e tradizioni del Nordest: qui Bisol ha recuperato l’antica vigna murata che domina Mazzorbo, dove è stata piantata la Dorona, lo storico vitigno a bacca bianca tipicamente veneziano, coltivato fin dal XV secolo e perso nei secoli. Venissa ospita anche orti e frutteti che valorizzano la cultura lagunare. In questo autentico Parco Agricolo Ambientale, che ospita anche una peschiera, orti e frutteti, sorge il Ristorante Venissa, gestito da Paola Budel, chef bellunese formatasi alla scuola di Gualtiero Marchesi e di Michel Roux.
La giuria del Premio Rizzi, presieduta da Vittorio Pierobon (Gazzettino), composta da Enzo Di Martino (critico d'arte del Gazzettino), Ivo Prandin (scrittore), Enrico Tantucci (Nuova Venezia), Damiano Rizzi (critico d'arte) e Alessandro Zangrando (Corriere del Veneto), ha deciso all'unanimità di assegnare il Premio giornalistico a Francesca Boccaletto, autrice di un pregevole servizio su Cima da Conegliano, pubblicato su Il Treviso, quotidiano del gruppo E-Polis. Una scelta che, oltre a riconoscere il valore giornalistico dell'articolo, vuole lanciare un forte segnale di attenzione verso i giornalisti di quella testata che stanno attraversando un momento difficile a causa delle crisi del gruppo editoriale per cui lavorano. Il Premio a Francesca Boccaletto è la conferma dell'elevata professionalità di molti giornalisti, nonostante la precarietà occupazionale.
Ad Alvise Zorzi, storico, scrittore e giornalista, che ha saputo raccontare con profondità di analisi e con ricchezza di particolari la storia di Venezia e della Serenissima, e che ha onorato la professione giornalistica con la sua lunga e presitgiosa attività, l'Associazione Paolo Rizzi ha deciso di conferire il Premio alla carriera. A Zorzi è stato consegnato un pezzo unico in vetro artistico di Murano realizzato dalla Vetreria Archimede Seguso. A Francesca Boccaletto un premio in denaro offerto dalle banche di credito cooperativo del Veneziano.
Entrambi i premiati hanno ricevuto, inoltre, una selezione di pregiate etichette Bisol, Jeio e Bel Star, che è stata loro consegnata da Gianluca Bisol, direttore generale di Bisol e membro della storica famiglia del Prosecco.
Vittorio Sgarbi, amico della famiglia Rizzi, ha presenziato l'evento e omaggiato con un intervento la memoria del giornalista Paolo Rizzi.
La cerimonia è stata accompagnata non solo da una pioggia autunnale e da un vento frizzante, ma dal Prosecco di Bisol, dalle creazioni culinarie di Paola Budel, la brava chef allieva di Marchesi e dalle musiche del 'buranello' Baldassarre Galuppi (Burano, 18 ottobre 1706 – Venezia, 3 gennaio 1785).
A cura di Federico De Nardi



 
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