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©Maria Ester Nichele

Gianni Ambrogio a Roma al Foro Italico

Di Chiara Voltarel - foto di Maria Ester Nichele
A celebrare il cinquantenario dei Giochi Olimpici di Roma giunge l’arte di Gianni Ambrogio. L’affermato pittore trevigiano ha esposto dodici opere ispirate allo sport: ciclismo, basket, nuoto, beach voley, tennis, rugby, pugilato, atletica, kick boxing, sport non troppo popolari e che vengono ingiustamente considerati “minori”. I quadri, tutti delle dimensioni di 120 X 100 cm, realizzati a tecnica mista,sono stati esposti mercoledì 8 e giovedì 9 settembre presso il Foro Italico in occasione dell’evento “Sport Lab”, organizzato dall’A.S.I.
Per Roma il maestro ha realizzato opere di grande potenza, dove mette in evidenza la forza, la tensione, il gesto e lo stato d’animo dell’atleta. Una dinamicità resa dal colore e dal segno. I volti sono deformati, stravolti dallo sforzo, assumo forme picassiane, occhi che escono dall’orbita, denti digrignati, corpi disarticolati, scorci e prospettive inaudite.
Opere travolgenti, di grande vigore espressivo, immagini che trasmettono energia, quella dello sport, quella dell’atleta e quella dell’artista. Ambrogio li definisce “di un espressionismo dinamico”.
La vernice è stata allestita nella sala “Aquarium” del Circolo del Tennis e la mostra ha riscosso un grande successo, tanto che diventerà itinerante: il prossimo anno verrà esposta in un’università milanese per poi girare l’intera Italia.
Ambrogio è un’artista instancabile, sempre alla ricerca di nuovi linguaggi, argomenti, messaggi e stili. In lui troviamo una sintesi del contemporaneo, l’espressionismo di base è contaminato dal cubismo, futurismo e dalle geometrizzazioni. Ora sta lavorando ad una serie di opere che lui definisce gli “stralunati”. “Siamo noi che siamo spiazzati dal vivere” spiega il maestro. Sono ancora volti scomposti, allucinati, grotteschi, di satira, sono riflessioni, sono una critica al vivere di oggi.
Intanto, ad ottobre, aprirà anche la “Fondazione Gianni Ambrogio” a cui ha donato circa ottanta opere, costituita in collaborazione con il comune di Mareno di Piave.
Di Chiara Voltarel - foto di Maria Ester Nichele



 
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