n.93 ottavo anno, 1 dicembre 2011
Le originali “vedute” di Bernardo Bellotto a Conegliano in palazzo Sarcinelli

Di Anna Paola Zugni-Tauro
Dopo la Mostra nella primavera del 2010 dedicata a “Cima da Conegliano, poeta del paesaggio” ora a Palazzo Sarcinelli si può ammirare la Mostra “ Bernardo Bellotto, il Canaletto delle Corti Europee” dall’11 novembre 2011 al 15 aprile 2012, a cura di Dario Succi e organizzata da Artematica di Treviso con l’appoggio della Fondazione Antonveneta e dell’Unascom-ConfCommercio della Provincia di Treviso. Le circa 70 opere del Bellotto provengono da Milano, Bergamo, Asolo, Vienna, Dresda, Varsavia ecc. e ad esse si aggiunge una selezione di opere di Carlevarijs, Marieschi, Guardi e Canaletto.
Bernardo Bellotto , nato a Venezia nel 1722, morto in Polonia a 68 anni, dopo gli anni giovanili impegnati a dipingere a Venezia, Roma, Firenze e in Lombardia visse nelle più prestigiose Corti del Nord Europa, ritraendo luoghi, edifici, scene di vita con uno stile realistico inconfondibile e assolutamente personale. Sua madre era sorella di Antonio Canal, e dallo zio egli apprese la sensibilità, la tecnica e l’arte di comprendere l’anima del paesaggio e di ritrarlo con uno stile così raffinato che spesso lo fece confondere col nome del celebre zio “Canaletto”. Nei suoi dipinti giovanili appare Venezia col “Campo dei SS. Giovanni e Paolo” , con il “Rio dei Mendicanti” e con l’ingresso di Cannaregio e del Canal Grande affollati da barche e barcaioli, Piazza San Marco con veneziani in conversazione e un “Capriccio con ruderi sulla laguna”. A Roma dipinse un “ Capriccio col Campidoglio” e l’ “Arco di Tito” e a Gazzada,vicino a Varese, la villa Melzi d’Eril con le montagne innevate nello sfondo.
Nel 1747 Bellotto lasciò l’Italia portando con sé la moglie Maria Elisabetta Pizzoni e il figlioletto Lorenzo di tre anni, e si recò a Dresda, nella capitale di Federico Augusto I e di Federico Augusto II, dove già erano presenti attori, musici, architetti e scultori italiani che avevano sede nel “villaggio italiano” . Nel 1748 Bellotto divenne “pittore di Corte” e per dieci anni visse in Sassonia, a Dresda e nella vicina Pirna, dove ebbe una casa più tardi distrutta dai Prussiani nel 1760, e dipinse stupende vedute in varie dimensioni per il Re, per il ministro Brühl e per molti acquirenti, dalle quali trasse anche preziose acqueforti. Nel 1757, durante la guerra dei sette anni, la Corte si trasferì a Varsavia e Bellotto allora preferì recarsi a Vienna, invitato da Maria Teresa. Nel !761 andò a Monaco e poi ritornò a Dresda, dove dovette rinunciare al suo titolo di Pittore di Corte e accettare l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti sotto Federico Augusto III, che morì nel 1763. Si trasferì poi a Pietroburgo, centro fiorente per merito di Caterina II.
Col figlio Lorenzo, divenuto il suo collaboratore, si stabilì a Varsavia , dove fu accolto con entusiasmo dall’illuminato sovrano Stanislao Augusto Poniatowski. Dipinse molte vedute della città che rinasceva e qui morì nell’ottobre 1780. La risorta Varsavia allora passò da 13.000 abitanti nel 1790 a 110.000! E se Varsavia potè essere fedelmente ricostruita, dopo le orribili mutilazioni dell’ultima guerra, fu proprio per merito delle fedelissime vedute del Bellotto. Il visitatore potrà ammirare in mostra il “Palazzo in villa Lichtenstein a Vienna visto da est” e sempre a Vienna “La Piazza Freyung vista da sud-est”, “ Pirna con l’Obertor”, “ Pirna dalla riva destra dell’Elba con la strada maestra presso il sobborgo di Posta”, “Il sobborgo dei barcaioli a Pirna” “La chiesa di Santa Croce a Varsavia”, “Il sobborgo di Cracovia verso la colonna di Sigismondo III”. Un vento purificatore libera le atmosfere nordiche di Bernardo Bellotto da ogni impurità. Mentre lo zio Canaletto creava un’atmosfera vibrante, interpretando la natura di Venezia, e adottava colori che nascono dalla luce, il nipote Bernardo, fin dal periodo italiano, espresse una diversa sensibilità, un istinto realistico tutto suo, che trovò nelle limpide luci del Nord, definizioni coloristiche terse, impostate su toni freddi tra il verde cupo, il grigio, il bianco argenteo, l’azzurro cristallino delle acque, esprimendo una visione netta e rigorosa, una ricerca di verità, che fu la sua costante aspirazione. Inoltre la sua pittura sempre più aperta abbraccia spazi panoramici dilatati, che, come scrisse Pietro Zampetti, sembrano anticipare le moderne conquiste della cinematografia.
SEDE Conegliano (TV) Palazzo Sarcinelli Via XX Settembre, 132
PERIODO 11 novembre 2011 15 aprile 2012
ORARIO
lunedì – giovedì: 9.00 – 19.00
venerdì – sabato: 9.00 – 21.00
domenica: 9.00 – 20.00

La mostra resterà chiusa nei giorni 24, 25 e 31 dicembre.
Domenica 1 gennaio 2012 sarà aperta dalle ore 13.00 alle ore 21.00
APERTURA SPECIALE 9 aprile (lunedì di Pasqua) 9.00 – 21.00
La vendita dei biglietti sarà sospesa 45 minuti prima della chiusura della mostra.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Numero Verde gratuito 800775083
dal lunedì al venerdì
9.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00
BIGLIETTI
Intero 10 € Ridotto 8 €
studenti universitari fino a 26 anni con tessera o libretto universitario, over 60, tesserati ARCI, tesserati FAI, tesserati TCI, soci UNPLI, residenti comune Conegliano dal lunedì al venerdì, altre categorie convenzionate.
Ridotto speciale 5 € fino a 18 anni non compiuti.
Ingresso gratuito: bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore, soci Icom, guide turistiche autorizzate della Regione del Veneto.
Speciale Famiglia: 8 €
per gli adulti (per nuclei formati da 2 adulti e almeno 1 minorenne).
Ridotto gruppi solo su prenotazione 7 €: da 15 a 25 persone (ingresso omaggio per il capogruppo).
Ridotto scuole solo su prenotazione 5 €: da 15 a 25 alunni (2 ingressi omaggio per gli accompagnatori).
Diritto di prevendita 1 € su ogni ingresso prenotato ad esclusione delle GRUPPI Solo su prenotazione Visite guidate per gruppi da 15 a 25 persone: 70 € + biglietto singolo partecipante 7 €.
Visite guidate estemporanee a richiesta su disponibilità del personale: 10 € a persona + costo biglietto d’ingresso Non sono consentite altre modalità di visita guidata alla mostra se non autorizzate dalla Direzione.
SCUOLE Solo su prenotazione
Visite guidate per gruppi da 15 a 25 alunni: 40 € + biglietto singolo alunno 5 €. Laboratori didattici (pacchetto visita guidata + laboratorio della durata complessiva di 2 ore) per gruppi da 15 a 25 alunni: 70 € + biglietto singolo alunno 5 €.
Non sono ammessi all’interno delle sale della mostra borse e zaini il cui ingombro è ritenuto pericoloso dal personale di sorveglianza, né ombrelli, passeggini e zaini porta bambini. Non sono ammessi animali in tutti i locali della sede espositiva.
Accesso e servizi per disabili.
Orari di apertura e riduzioni possono essere soggetti a variazioni. È quindi consigliabile verificarli prima della visita consultando il sito www.bellottoconegliano.it o contattando il Numero Verde gratuito 800775083.
Di Anna Paola Zugni-Tauro


 
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