n.93 ottavo anno, 1 dicembre 2011
GENIUS LOCI per IMRE MAKOVECZ ai Magazzini del Sale

Di Lucia Tomasi
Venezia. Le architetture di Imre Makovecz ci spalancano un mondo del tutto nuovo! Tra le righe di questi grandiosi racconti la grande storia del popolo ungherese. Nelle sue costruzioni c’è tutta la forza da sempre di questo combattivo popolo. Costruzioni attuali e antichissime, che si rifanno all’identità originaria, manifestano degli aspetti e delle suggestioni addirittura tribali, fortemente simboliche, a volte oscure e misteriose ma nello stesso tempo luminose. Architettura organica post-moderna realizzata con materiali appartenenti a quella cultura, soprattutto il legno.
Di questo materiale Makovecz ne rispetta a tal punto la natura e la logica da lasciare a volte quasi intatta la forma dell’albero.
Stile rigoroso e nello stesso tempo fantasioso, visionario, un Gaudi ungherese potremmo azzardare a dire.
Affascinante, sempre errabondo e combattente nella sua ricerca artistica e tecnica. All’inaugurazione della mostra, durante la commemorazione di questo grande personaggio recentemente scomparso, i suoi alberi bianchi in muratura per l’auditorium dell’Università Cattolica di Piliscsaba oppure la facciata della Chiesa luterana di Siofok con la sua potenza magica sembravano più che mai vivi e forti.
Edifici di una tale espressività da rimanere per sempre stampati nell’immaginario. Edifici non da osservare, perché sono loro che sembrano guardarci e catturarci! Evocazioni architettoniche che mettono in scena in modo geniale ed attuale tutta l’epopea ungherese: il Genio dell’Ungheria!

La mostra è stata arricchita anche da molte opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, allievi dei professori Maya Nagy, Gianfranco Quaresimin, Paolo Fraternali. Opere di artisti, di professori delle Accademie di Milano, Macerata, Szeged e Pécs (Ungheria).
Giovedì 24 novembre alle 17 l’arch. Paolo Portoghesi ha tenuto una toccante conferenza dedicata all’amico tanto ammirato: Imre Makovecz.
Mostra a cura di Maya Nagy con Accademia Belle Arti di Venezia
accademiavenezia
Di Lucia Tomasi


 
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