n.83 IX anno, 1 febbraio 2011
Alla scoperta di San Francisco, California

A cura di Lorella Colla
Venerdì 26 novembre 2010, San Francisco, California: è il giorno dopo la Festa del Ringraziamento, festa molto importante per la tradizione e cultura americana che si tramanda dal 1621: le famiglie si riuniscono in questo giorno per stare insieme tra parenti ed amici e ringraziare della buona compagnia e del cibo, in origine per la fine della stagione dei raccolti. L’usanza vuole che il tacchino sia il piatto principale in ogni tavola.
Oggi, venerdì nero, come lo chiamano, fervono le corse agli acquisti per Natale e da stasera la città si veste con le luminarie accese. Sto assaporando e “vivendo” le spiegazioni di Jay De Wolf, persona del luogo, che gentilmente si presta a farmi da guida, mentre camminiamo lungo un affascinante “percorso” della città e che della città mi mostra gli angoli più interessanti e caratteristici: Union Square una piazza moderna per gli amanti dello shopping, negozi di marchi famosi occupano interi palazzi; il quartiere cinese, Chinatown, una delle comunità più antiche al di fuori della Cina, al cui ingresso una vera e propria “porta” con drago accoglie i visitatori ed il brulicare di negozi e persone che animano questa zona, compresa la bandiera cinese issata su un pennone, lasciano qualche dubbio che si tratti proprio di San Francisco; il quartiere italiano di North Beach con i colori della nostra bandiera dipinti su tutti i lampioni delle strade per delimitarne il confine e i tanti, tanti ristoranti e negozi eleganti rimandano la memoria allo stile italiano; in questo altalenarsi di ripide discese e salite si raggiunge la torre di Coit, dalla quale si godono squarci panoramici mozzafiato sulla baia e sulla città; quindi la strada più famosa, Lombard Street: auto in bilico percorrono sinuosi tornanti, sfiorando giardini ricolmi di fiori, per scendere a valle da una collina alquanto ripida; il Golden Gate Bridge, il ponte sospeso di colore rosso, divenuto uno dei simboli di questa città, la “porta” che delimita la baia con l’oceano Pacifico, talmente alto da permettere la navigazione delle petroliere; il contrasto degli alti grattacieli bianchi e delle zone più datate con tipici palazzetti dall’accogliente ispirazione vittoriana; i tram con carrozze portate qui da vari stati degli Usa e dall’Italia. Ebbene sì, anche le carrozze dei vecchi tram arancioni di Milano, stemma meneghino compreso, circolano per le vie cittadine.Che dire del vecchio porto dove i pescatori, con un ritmo solenne ed immutato nel tempo, al termine di ogni uscita mattutina o notturna, ormeggiano i loro pescherecci sempre nel medesimo posto; dei granchi appena cotti a vapore in enormi pentole, messi in bella mostra su bancarelle che, allineate lungo i moli, offrono questa “cena”originale e tipica da gustare in piedi con un immancabile bicchiere di bevanda gassata e ghiaccio, tra passanti incuriositi; della zuppa di latte e molluschi servita dentro ad una ciotola di pane ancora caldo, servita nella panetteria appena accanto.
I ristoranti tipici, con vista sulla baia e sui moli, con ottimi menu a base di pesce fresco, presi d’assalto dalle persone che qui ci vivono e sono solo di passaggio; altra tappa d’obbligo, il Buena Vista, il locale che ha mantenuto integro il sapore della sua fama nel fascino della preparazione e nel piacere di offrire un ottimo Irish Coffee che, come tradizione vuole, viene preparato secondo ricetta originale irlandese dal 1952; al termine di questa giornata dedicata alle cose speciali della città, non può mancare un viaggio nell’incantevole tram funicolare, che, ad una velocità sempre uguale, attraversa dolcemente la città ed i suoi saliscendi, permettendo al fortunato viaggiatore di avere un romantico sguardo sulla città. Questo tram è divenuto oggi un importante monumento nazionale.
A cura di Lorella Colla


 
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