n.87 IX anno, 1 giugno 2011
Nasce il nuovo trimestrale di letteratura&arti "I sorci verdi"

Testo e Foto Giovanna Dal Magro
Tremila copie diffuse a Padova e Brescia e alte ambizioni per il Numero Zero della rivista
Brescia. «Noi non siamo un club esclusivo! Non siamo un posticino a prezzi modici! Non siamo una congiura, una loggia, una costoletta partitica!». Una novità si affaccia sullo (stanco) panorama delle riviste culturali italiane. E’ I Sorci Verdi, trimestrale di letteratura & arti varie, che esce in questi giorni nelle librerie con il suo Numero Zero. Un lancio pilota, per ora presentato nelle scuole e nei centri di cultura, stampato in 3.000 copie iniziali. E se è al momento reperibile principalmente a Brescia e Padova, la rivista sarà presto diffusa a livello nazionale.
L’idea è venuta a tre amici: Michele Mocciola, professionista residente a Brescia, che ha incontrato l’entusiasmo dei giovani Massimiliano Peroni e Pavel Zelinskiy, formatisi nelle università di Trieste e Padova. Zelinskiy è anche il proprietario della rivista. Direttore responsabile è Alberto Mondinelli.
«Noi rivendichiamo l’uso indiscriminato della beffa fantastica, dell’invettiva creativa, della dissacrazione incessante e dello scherzo elevato a potenza», si legge nel “(Quasi) Manifesto” che prende posto nell’ultima pagina, vergato in una brillante prosa avanguardista. Il resto della rivista si racconta da sé: una confezione grafica preziosa, elegante, quasi cartonata. Otto pagine formato tabloid, dense di spunti, ispirazioni, riflessioni intorno alla letteratura. E tanta poesia. «Ci teniamo al primato della carta sul digitale», dicono i fondatori. Per questo, curiosamente, I Sorci Verdi non è per ora disponibile sul web ma richiedibile via mail.
«L’obiettivo iniziale è riproporre degli autori che pur essendo riconosciuti a tutti gli effetti nel pantheon letterario a nostro giudizio stanno venendo progressivamente dimenticati», fanno notare i responsabili. «Pensiamo all’italiano Malaparte, ad esempio... ma anche alla Woolf, a Proust, di cui tutti parlano ma che pochi hanno letto. Questo è un punto di partenza, poi vogliamo sorprenderci».
Non c’è solo recherche e riscoperta negli intenti de I Sorci Verdi. «Dal Numero Uno», spiegano, «vorremmo creare un luogo di incontro per coloro che condividono la nostra passione per la scrittura e per la lettura. E questo già avviene, a giudicare dal numero di richieste che ci sono pervenute».
Nel sommario della rivista (la prima pagina è allegata a questo comunicato) si leggono, tra l’altro, “Brevi considerazioni sulla lettura”, “Lettura come eros”, “Manifesto dell’Io”, “Sincronismi”, “Io, Sade & gli altri”. In prima pagina, l’editoriale fisso dal titolo emblematico “Parafulmine”. In settima, a chiusura di un ideale “convivio” letterario, quasi di un pasto consumato con i lettori, la rubrica “Liquore”.
E poi, citazioni e riferimenti: come si legge nel manifesto, “...ragionevolmente riteniamo che ciò che più amiamo, la letteratura, sia – allo stesso tempo e senza contraddizione – menzogna (Manganelli) e la più assoluta forma che la verità possa assumere” (Sciascia).
Con una promessa. “Una sola cosa è sicura: vi faremo vedere i sorci verdi!”
I Sorci Verdi, trimestrale di letteratura & arti varie, esce a Brescia ed è diffuso in 5.000 copie. La rivista nasce da un’iniziativa di Michele Mocciola, Massimiliano Peroni e Pavel Zelinskiy. Proprietà: Pavel Zelinskiy. Il (Quasi) Manifesto è redatto da Massimiliano Peroni. Grafica: www.lorenzocaffi.it . Stampa: la Cittadina, Gianico (BS).
Mail isorciverdi.rivista@gmail.com
Tel. +39 328.1339795
Testo e Foto Giovanna Dal Magro


 
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