n.87 IX anno, 1 giugno 2011
Biennale 2011: Padiglione Venezia, Fabrizio Plessi

A cura di Luigia Stefanelli - foto di Mark Smith
Riaperto in occasione della Biennale del 2009, dopo lunghi anni di abbandono, con una esposizione di giovani artisti del vetro, quest'anno il Padiglione Venezia, completamente ristrutturato e riportato all'antico splendore, grazie alla collaborazione del Comune quale proprietario degli spazi e di Arzanà Navi e della Louis Vuitton, ha aperto con l'opera "Mari Verticali" di Fabrizio Plessi.
La grandiosità della architettura dialoga perfettamente, quasi in osmosi, con la installazione dell'Artista emiliano di nascita ma da anni veneziano di adozione.
Sei  gigantesche barche in acciaio, nere, come le nostre gondole, emergono da altrettanti bacini pieni d'acqua, inclinate di 45gradi in un equilibrio instabile, fortemente voluto per rappresentare la condizione della umana precarieta'.
Le barche che vanno verso il cielo, sfidando le leggi della gravità e della logica, sono la rappresentazione degli artisti che affrontano tematiche non omologate alla ricerca del nuovo, dello sconosciuto, del sogno...
La cosa più logica sarebbe state metterle in acqua, invece Plessi ci mette l'acqua dentro, proiezioni ipnotiche, di correnti marine  e di flutti, acque di tutto il mondo e di tutto gli oceani.
Lo spettatore si “immerge” in una atmosfera magica, metafisica, sembra di entrare tra delle quinte di teatro, i video restituiscono anche le " voci"  e le sfumature ed i suoni di tutti  i mari del mondo... un'opera che è un omaggio al mare e quindi a Venezia  regina dei mari.
A cura di Luigia Stefanelli - foto di Mark Smith


 
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