n.86 IX anno, 3 maggio 2011
A Punta della Dogana ricerche artistiche di punta

Di Lucia Tomasi
La mostra “Elogio del Dubbio” che è aperta dal 10 aprile 2010 al 31 dicembre 2012 propone un percorso tematico sulla forza e la fragilità della condizione umana, a partire da una selezione di opere della Collezione Francois Pinault.
La curatrice dell’esposizione Caroline Bourgeois spiega che le opere tendono a celebrare il dubbio nei suoi aspetti più dinamici, ovvero la sua forza nello sfidare i pregiuduzi, le convinzioni, le certezze. L’idea è di aprire nuovi territori a tutti i possibili interrogativi, valicare i limiti che ognuno si pone, reinventare lo sguardo su noi stessi e sul mondo che ci circonda.
Uno spazio espositivo che ripropone, in modo completamente attuale, l’antica destinazione d’uso, di entrata e uscita delle merci, della Dogana da Mar; spazio che si connota ora come luogo di passaggio di opere e dei loro fantasmi: riflessioni, traduzioni di questioni riguardanti la nostra epoca.
Il tutto si articola tra due poli che si trovano ben rappresentati all’esterno in posizione diametralmente opposta: il “Vater Staat” (lo Stato Padre) sull’illusione del potere, posta davanti all’ingresso e il “Boy with Frog” (il ragazzo con la rana) di Charles Ray verso l’estrema punta opposta all’ingresso, sulla bellezza apollinea adolescenziale legata alla fragilità e alla fugacità.
Di Lucia Tomasi


 
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