n.92 IX anno, 1 novembre 2011
Come far rinascere Treviso

Di Raffaella Biasi
Quando a Firenze c'era la peste, Boccaccio ci narra che una decina di giovani decisero di andarsene e di raccontarsi delle storie cammin facendo, in un luogo di passaggio. Mentre si allontanavano da quel medioevo e scherzavano sulla corrotta situazione politica e morale di allora, ne respingevano anche gli aspetti negativi di quel momento decadente, il medioevo, per poter vedere il barlume di un nuovo passaggio epocale.
Mutatis Mutandis, che non vuol dire cambiandosi le mutande, ma facendo un paragone con la nostra città in decadenza, si potrebbe dire che un gruppo di giovani ha dato vita a un luogo per raccontarsi e far rivivere una città piuttosto sonnacchiosa. I giovani sono dell'associazione 3viso3 ed hanno dato vita a un luogo fisico e culturale chiamato Urban Centre. La presentazione, l'introduzione alla tematica e lo stimolo alla discussione è stato mediato in maniera accattivante dalla bravissima professoressa italo-americana Simona Chessa Wright, rettrice del College of New Jersey, la quale, oltre alla dotta introduzione, ha anche ripetuto che in ogni momento di decadenza c'è anche il germe della guarigione.
Invitata dall'associazione, ha stimolato nel pubblico una amichevole discussione, che ora sintetizzeremo meglio, intervistando il presidente dell'associazione, il giovane architetto Alberto Buso.
BIASI: Architetto, cos'è l'urban Centre, io qui vedo un gabbiotto volante portatile, ma cosa rappresenta?
BUSO:  l'Urban Center (la casa sostenibile per le politiche urbane) può essere un valido strumento da utilizzare per sensibilizzare i cittadini allo sviluppo partecipato del territorio. Anche in alcune altre città d'Italia, nello stesso momento si stanno utilizzando le stesse tecniche: una struttura mobile, un aperitivo che attrae e un relatore che coordini. Insomma anche noi trevigiani cerchiamo di guardare avanti.
BIASI: Gli Urban Center hanno sicuramente diversi obbiettivi nel territorio italiano, quali sono?
BUSO: possono essere “spazio di informazione, di dialogo e di progettazione sulla città e sul territorio" o "organismi di supporto ai processi di trasformazione”. Come organismi viventi, quindi, per il territorio.Per ripensare, progettare e scrivere insieme la città.
BIASI: Ma chi sponsorizza tutti questi spazi mobili e questi aperitivi, considerando il periodo storico di ristrettezze economiche?
BUSO:  Le Autorità pubbliche giocano un ruolo fondamentale in quanto definiscono la programmazione e la gestione della pianificazione territoriale, ed orientano le politiche delle attività produttive e quelle ambientali. Quindi hanno tutto l'interesse perche si faccia della buona ricerca e il territorio dia segni di soddisfazione. Insomma i soldi volendo ci sono, l'importante è che non vengano spesi male intascandoseli per sé ma che vengano gestiti per la comunità. La ricaduta è comunque a favore di tutti. Tuttavia anche altri attori del settore industriale, commerciale, agricolo, le scuole e il mondo della ricerca, l'associazionismo e i giovani devono fare la loro parte nel promuovere iniziative di sviluppo sostenibile. Tra di noi ci sono molti architetti e amici con altre professionalità che danno il loro contributo volontariamente
BIASI Se ho ben capito allora, la struttura mobile serve a spazio di dialogo e di ascolto per coinvolgere un po' tutti.
BUSO: Si, l'iniziativa dell'Associazione 3VISO3 sposta L'urban center 3 anche in periferia, nei luoghi problematici dell'ascolto. Molti sono gli spunti di discussione derivati dai cittadini che compilano l’agenda lasciata a disposizione di tutti presso l’Urban Center.
BIASI: Ma come? Ascoltate i cittadii per prendere idee e farle vostre?
BUSO: Direi piuttosto per vivere insieme ascoltando i loro bisogni Da questo progetto pilota di urbanistica partecipata si stanno delineando nuove strategie di sviluppo in cui svariati sono i temi che strutturano la Treviso del Futuro: più verde e più servizi integrati; una migliore fruibilità degli spazi pubblici; la valorizzazione del commercio nel centro storico; la volontà della promozione del turismo e della rete cultura nel sistema città, Treviso luogo di nuova socialità.
BIASI: Come si delinea e come procederà questa attività della vostra associazione?
BUSO: Domenica 9 ottobre si è tenuta in Camera di Commercio una conferenza nella quale- l'Associazione '3VISO3, La città vive con me' - ha comunicato ai cittadini i risultati del progetto pilota di urbanistica partecipata: “Scriviamo insieme la città”. Si sono create le premesse per un ragionamento condiviso del processo di sviluppo del territorio, ci auspichiamo quindi la costituzione futura di un quadro conoscitivo della città di Treviso e dei futuri cambiamenti.
Da una settimana nelle principali piazze di Treviso, 3VISO3 è a disposizione della cittadinanza presso uno 'sportello di ascolto per il cittadino', per illustrare le proprie proposte per una Treviso nuova: per un centro storico abitato, una città ecologica e sostenibile, accogliente e culturalmente vivace, non anestetizzata, ma protagonista attiva della propria identità.
BIASI: Infatti la città è molto mutata, ora ci sono moltissimi gruppi diversi e spesso sono tutti molto piccoli.
BUSO: Auspichiamo una sentita partecipazione dei rappresentanti delle comunità straniere per rendere più ricco questo dialogo.Invitiamo tutte le associazioni che per promuovere l'arte, la cultura e quelle che lavorano perché il centro storico possa essere punto di riferimento per nuove forme di scambio e ricerca del prodotto territorio.
Siamo riusciti a “scrivere” delle proposte concrete che possano essere occasione di stimolo e percorso dilavoro per gli amministratori pubblici, obiettivo per le categorie economiche, consapevolezza per i cittadini, occasione per gli investitori, ma anche materia di studio per altre città simili a Treviso.
BIASI: Dove troviamo l'Urban Centre a Novembre?
BUSO: L'Urban Center, ora viene trasferito in Piazzetta dell'Università, ma lascio comunque il mio riferimento per poter esprimere la voce della cittadinanza
INVITO PER LA POPOLAZIONE
Questi sono gli orari e i luoghi di apertura del padiglione per l'ascolto, Urban Center: martedì ore 18.00-19.30 / giovedì ore 18.00-19.30 / sabato ore 10.00-19.30 / domenica ore 10.00-19.30.
Piazza dell’Università dal 17 ottobre, Quartiere San Liberale (fronte teatro delle voci) dal 24 ottobre, Piazza del Mercato di San Giuseppe dal 31 ottobre al 2 novembre. Arch. Alberto Buso
Presidente Associazione 3VISO3 - La città vive con me
Di Raffaella Biasi


 
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