n.91 IX anno, 1 ottobre 2011
Treviso: che fare?

Di Abcveneto
DOMENICA 9 OTTOBRE 2011 IN PROGRAMMA LA PRESENTAZIONE PUBBLICA DEL PROGETTO “SCRIVIAMO INSIEME LA CITTA”, IDEATO DALL’ASSOCIAZIONE 3VISO3 IN COLLABORAZIONE CON ASCOM – CONFCOMMERCIO
Migliaia le persone intervistate, ecco in anteprima il parere di sei cittadini noti, rappresentanti di scuola, sanità, cultura, sport e musica.
A tu per tu con Natalina Botter, guida turistica, Amerino Zatta, presidente Benetton rugby, Giuliana Bigardi, ex dirigente ufficio scolastico, Mario Girardi, vicepres. Unione Italiana Ciechi, Filippo Perocco, compositore, Simone Bradariolo, vicedirettore sanitario del Cà Foncello.
DAL CAMPUS PER I RAGAZZI AL MUSEO TATTILE, PROVE TECNICHE DI RILANCIO
Sembra esserci, tra le risposte alle interviste effettuate nell’ambito del sondaggio condotto dall’Associazione 3VISO3 per il progetto “Scriviamo insieme la città”, un unico motto che anima ed accomuna sei noti personaggi trevigiani operanti nel mondo della scuola, della sanità, dello sport e della musica: più vita, più cultura e più relazione. Sulle stesse domande del sondaggio condotto coi trevigiani si sono svolte ore di interviste che hanno colto suggerimenti e stimoli per ripensare Treviso grazie all’esperienza, alla professionalità e al particolare punto di vista degli intervistati.
Sulla premessa di partenza tutti sono d’accordo: Treviso è giunta ad un bivio, o cambia e si trasforma in una città viva, attraente e dinamica, ricca di scambi ed offerte culturali, diventando un vero luogo di scambio, pieno di persone, turisti e servizi innovativi, oppure rinuncia al restyling e si ripiega su se stessa, “invecchiando”, lasciando che fuoriescano servizi ed uffici, enti ed istituzioni, famiglie e giovani, e perdendo l’opportunità di sfruttare le grandi risorse che tutti le riconoscono.
Un ripensamento di Treviso è dunque necessario, almeno sentendo i vari opinion leader intervistati, non dovrà essere scontato e banale, ma anzi, intelligente e particolare, per puntare ad una “rinascita” efficace ed autentica di questa bella città “a misura d’uomo” capitale del buon vivere e cuore pulsante dell’economia.
“Largo ai giovani: sono la carica futura della società”: è questo uno dei suggerimenti espressi da Giuliana Bigardi, che ha da poco lasciato il Provveditorato, che vede fondamentale, “nella società della conoscenza…la creazione di luoghi di aggregazione per i giovani, del potenziamento della comunicazione virtuale e tecnologica nella quale i ragazzi sono bravissimi…oltre al rafforzamento di una mobilità sostenibile che favorisca la rete tra scuole. Ottima l’esperienza del pedibus, ma anche, secondo la Bigardi, sarebbe “la miglior risposta ai giovani” il “campus” unitario per più istituti superiori, con adeguati servizi di accesso ed un parco comune, così come un migliore utilizzo delle biblioteche ed un maggior collegamento delle scuole con il mondo del lavoro, per aumentare le competenze e favorire l’inserimento occupazionale dei giovani…”
Una città più accessibile per i disabili, con l’individuazione di “percorsi tattili e sensoriali” (ad es. semafori sonori), con varie zone di aggregazione, ricche di servizi, parcheggi più idonei per motorini e biciclette, una pedonalizzazione ben organizzata e programmata: è questo il sogno di Mario Girardi, vicepresidente della sezione di Treviso dell’Unione italiana ciechi, che chiede una città culturalmente attiva, che sappia offrire stimolazioni visive, uditive, emozionali…”
Una mobilità sostenibile, con la riduzione delle barriere ed una migliore accessibilità sono desideri ed obiettivi espressi anche da Simone Bradariolo, vicedirettore sanitario del Cà Foncello, che pensa necessariamente a rispettare anche le esigenze di una popolazione che invecchia o a fasce deboli che possono avere ridotte capacità di movimento o difficoltà temporanee…e che sollecita maggiori informazioni, dotando la città di collegamenti wi-fi, “grande opportunità” indispensabile per offrire informazioni ai cittadini non solo su quello che succede o per dare la possibilità di sfogliare un giornale, ma, per esempio, anche per diffondere notizie sugli “stili di vita da adottare”.
Pensa alla “città come ad un foglio bianco su cui liberare la creatività” Filippo Perocco, musicista, direttore artistico dell’Ensemble di musica contemporanea all’Arsenale, in cui la ricerca trova nuovi spazi ed espressioni, con la “volontà di aprire occhi ed orecchie”, l’arte e la musica possono uscire dai recinti scolastici, superare gli steccati e “farsi territorio”, diventando patrimonio per cittadini e turisti perché, secondo Perocco, non dobbiamo dimenticare che Treviso “ha dei musicisti di altissimo livello e dei festival validissimi…si tratta solo di saperli sfruttare, trovando spazi per le prove anche nelle scuole ad esempio...”
Sul fatto che lo sport sia una grande chance di rilancio per la città ed il territorio non ha dubbi Amerino Zatta, presidente della Benetton Rugby, che vagheggia una “città viva, frizzante, che dia segnali di partecipazione anche per chi giunge dall’estero, accogliente fin dal primo arrivo…” Con tanto di mappe per l’orientamento, indicazioni pratiche per alberghi, negozi in cui fare shopping, e poi locali, aperti fino a tardi, in cui ritrovarsi ed ascoltare musica…”
Meno traffico e più accoglienza è invece la parola d’ordine di Natalina Botter, storica guida turistica, che, concludendo questo autorevole giro di opinioni, afferma la necessità di mantenere le strutture ricettive all’interno del centro, indispensabili per portare i turisti in città. Positivi- secondo la Botter- sono i modelli di Strasburgo e Lucca, per citare due città di visita recente, completamente pedonalizzate, in cui si “guardano i monumenti con aria soddisfatta”, con spazi adeguati per bambini e per gli anziani…. I bambini e agli anziani - in particolare- secondo la Botter – sono interlocutori con esigenze specifiche, ma a Treviso, i bambini possono contare, solo saltuariamente, sulla giostrina di Piazza dei Signori mentre gli anziani stentano a trovare spazi di incontro dove giocare a carte e passare le ore, come un tempo, nelle vecchie osterie...”
L’appuntamento con la cittadinanza per la presentazione pubblica dei risultati del primo esperimento di urbanistica partecipata “Scriviamo insieme la città” è previsto domenica 9 ottobre 2011, dalle 10 alle 13 presso la sala contrattazioni della Camera di Commercio di Treviso in piazza Borsa.
Di Abcveneto


 
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