n.90 IX anno, 1 settembre 2011
Si prepara un'annata a cinque stelle: per capirlo, si degusta l'uva

A cura di Abcveneto
La vendemmia “da record” è iniziata il 27 agosto con le aree più calde, nella zona di Conegliano. Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ha aperto un corso per imparare ad assaggiare gli acini.
Meno quantità, ma più qualità. La vendemmia 2011 sarà ricordata come la migliore dell’ultimo decennio e forse anche di più. “I grappoli di Glera, l’uva destinata nelle colline di Conegliano Valdobbiadene a dare il Prosecco Superiore, si presentano perfettamente sani e hanno attraversato illesi le lunghe piogge vivendo di rendita grazie ad una primavera eccezionalmente asciutta.”afferma il responsabile dell’ufficio tecnico del Consorzio Filippo Taglietti. Per prepararsi al meglio, definendo in modo naturale quando raccogliere, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ha organizzato il 23 agosto presso la propria sede il secondo corso di “Analisi sensoriale delle uve” ( per informazioni, Filippo Taglietti filippo.taglietti@prosecco.it). Durante la lezione, rivolta a produttori, agronomi ed enologi, si è imparato ad assaggiare gli acini per definire in modo naturale il momento ottimale per vendemmiare i propri vigneti. Un’iniziativa che piace in particolare ai giovani, attenti al recupero del rapporto con la natura e alle metodologie innovative. I numeri parlano chiaro: lo scorso anno ben l’80% degli iscritti aveva meno di 40 anni con un tutto esaurito che ha sfiorato le circa 100 richieste. La tecnica, messa a punto dall’Institut Cooperatif du Vin, è usata già da tempo dai cugini francesi e consiste nell’assaggio delle uve in ogni loro parte, dalle bucce alla polpa fino ai vinaccioli, per capire il grado di maturazione ottimale.
Il corso è promosso dal LaViPe, Laboratorio Viticolo Permanente, struttura innovativa fucina di idee, studiata dal Consorzio di Tutela per puntare sui giovani viticoltori e imprenditori con l’obiettivo di promuovere la sensibilità al rispetto dell’ambiente, l’adozione di tecnologie all’avanguardia in vigneto e in cantina e la valorizzazione dell’unicità del paesaggio.
Proprio la tecnica di analisi sensoriale delle uve si inserisce nel Protocollo Viticolo, messo a punto dal Consorzio di Tutela a inizio stagione e adottato dalla maggior parte delle aziende con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e salvaguardare la qualità delle uve della docg Conegliano Valdobbiadene. Oltre che a rispondere all’esigenza di salvaguardare la viticoltura di collina e l’ambiente, il Protocollo Viticolo è stato studiato per rispettare la salute di chi vi abita ed è un documento richiamato anche nel Regolamento di Polizia Rurale dei 15 Comuni della DOCG.
Al corso del 23 è stata redatta da parte del Consorzio di Tutela di una vera e propria scheda di analisi sensoriale per la Glera, iniziativa unica nel suo genere, che verrà diffusa sul territorio per individuare criteri effettivi nella valutazione della sanità e qualità delle uve.
A cura di Abcveneto


 
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