PREMIO CAMPIELLO 2011
Di Lucia Tomasi - foto di Maria Ester Nichele
Nella fastosa cornice di una Venezia più splendida più che mai, con la Biennale d’Arte, con la Mostra del Cinema, con i preparativi per la Regata Storica, si è svolto anche quest’anno il Premio Campiello con apoteosi finale sabato sera
3 settembre alla Fenice.
Tra le cinque opere finaliste del Campiello e le cinque del Campiello Giovani hanno vinto delle storie vere: Andrea Molesini con “Non tutti i bastardi vengono da Vienna” ambientato vicino al Piave nella prima guerra mondiale e il 22enne Mattia Conti con il racconto “Pelle di legno” riferito alla seconda guerra mondiale.
Perché sempre temi storici, anche se raccontati attraverso fatti estremamente individuali?
Non è forse legittimo pensare che in un mondo così in evoluzione iperbolica dal punto di vista tecnologico non ci sia più che mai bisogno di ancoraggi per guardare con più sicurezza alle incognite del futuro?
Perché la storia?
Non è forse che sia tra le poche cose certe che abbiamo, in periodo di crisi di valori?
Ed è dall’analisi dei fatti accaduti e non tanto da principi astratti che sembra più interessante, fecondo e convincente riscoprire la validità e la necessità di questi ultimi!
Di Lucia Tomasi - foto di Maria Ester Nichele