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N. 94, IX ANNO, GENNAIO 2011 - SCRIVI A INFO@ABCVENETO.COM
ULTIMA ORA

L´incubo finirà? Sarà proibito il passaggio delle grandi navi nel cuore di Venezia?

Di Anna Paola Zugni-Tauro

In seguito al drammatico naufragio di un gigante del mare davanti all´isola del Giglio il caso Venezia è riemerso all´ordine del giorno.
Erich Westendarp da PixabayDa tempo le Associazioni ambientalistiche veneziane hanno chiesto di affrontare e risolvere il problema sempre più grave, checché se ne dica, anche per l´aumento spropositato e crescente della mole delle navi da crociera e del loro numero. Tutti i nodi vengono al pettine. Come si constata nel disastrato ambito economico l´urgente necessità di introdurre riforme da sempre rinviate, nel campo ambientalistico si registra ancora una volta la mancanza di coraggio nell´affrontare un caso clamoroso e sotto gli occhi di tutti, con danni sempre più diffusi e pericoli crescenti. Non si può aspettare ancora!
Il Presidente del Veneto Luca Zaia disse:"raccapricciante veder passare quei colossi a San Marco"; il Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni afferma che va trovata una soluzione in tempi rapidi; oggi il Presidente dell´Autorità Portuale veneziana, Paolo Costa, sembra aver accettato le risolute posizioni del Ministro dell´Ambiente, Corrado Clini, che afferma "Il traffico di questi 'condomini galleggianti' nel bacino di San Marco a Venezia con un notevole impatto sono senza utilità per l´ambiente e per il turismo" ed ha ipotizzato la stipula di un accordo tra armatori per la gestione dei rischi legati alle grandi navi.
Oggi con la Costa Concordia spiaggiata e rovesciata si minaccia la distruzione del Parco del Giglio, di raro valore estetico con tutta la sua preziosa flora e fauna marittima, domani la stessa sorte può toccare al centro e alla laguna di Venezia con perdita irreparabile per tutto il mondo civile.
Il Ministro Clini si chiede quale futuro economico e quali concreti vantaggi possano attendersi le compagnie di navigazione e il mondo del turismo se le grandi attrazioni, che danno loro ragione di esistere e di operare, verranno decimate per insipienza e avidità umane? Addio futuro! Anche la conclamata sicurezza, che in questo giorni ci si affanna a garantire citando la perfezione dei mezzi tecnici di protezione raggiunti e applicati, diventa non affidabile di fronte all´assurdo, erroneo e distruttivo comportamento di un capitano!
È evidente che bisogna finalmente affrontare e risolvere il caso Venezia per evitare di impantanarsi, come la nave Costa Concorde, nelle "chiacchiere da bar". Così ha avvertito l´Assessore all´ambiente di Venezia Gianfranco Bettin.
Certo che lo spostamento di rotta a Malamocco ed il nuovo porto a mare, provocherebbero tanti problemi, come ha analizzato anche Italia Nostra nel Gazzettino del 18 gennaio, però non si può permettere che le ragioni economiche e organizzative prevalgano sulle misure di protezione di beni inestimabili e irripetibili al punto da minacciarne l´estinzione.
O siamo governati da persone impaurite, confuse e incapaci di trovare e adottare decisioni difficili, grandiose e imponenti come lo sciagurato capitano Francesco Schettino?
Per fortuna il Ministro dell´Ambiente Corrado Clini ha le idee chiare e la volontà di agire al più presto per la sicurezza di Venezia, del nostro Paese e dell´umanità e perciò gli siamo profondamente riconoscenti.

Di Anna Paola Zugni-Tauro



 
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