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Il progetto verrà presentato in un convegno in programma il 19 aprile. Sta crescendo a Maserada un orto conservativo che è stato battezzato “Antico Frutteto”. L’Amministrazione comunale di Maserada sul Piave, lo ha voluto, in una porzione del parco Parabae, per valorizzare le piante da frutto di una volta, tipiche delle nostre zone e a rischio di estinzione o di inquinamento genetico. Per questo motivo è in corso la messa a dimora di alcune specie di alberi da frutta in collaborazione con l’Accademia Trevigiana per il Territorio.

Per presentare il progetto, ma anche per fare una seria riflessione sull’importanza di valorizzare certe colture anche a tutela della salute, è stato organizzato un convegno a cui prenderanno parte relatori di spessore scientifico, intitolato “Recupero della biodiversità. I frutti di un tempo”. E’ in calendario sabato 19 aprile 2008, dalle 9.30 alle 13, presso il Palazzo delle attività ricreative, dietro il Municipio. Modera l’incontro Gianni Anselmi, presidente Accademia Trevigiana per il Territorio.

Il programma prevede, alle 9.30, il saluto del sindaco di Maserada, Floriana Cesellato, a seguire l’intervento di Giovanni Sburlino, professore di Ecologia vegetale applicata e di conservazione della natura e delle risorse ambientali presso il dipartimento di Scienze ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il docente parlerà di “La biodiversità: questa sconosciuta”. “La frutta dimenticata: recupero, caratterizzazione e valorizzazione” è il tema dell’intervento successivo a cura di Agostino Stefani, docente di Biologia vegetale applicata presso la Scuola superiore Sant’Anna di Studi Universitari e di perfezionamento di Pisa. Ancora un altro docente universitario per parlare di “Le specie addomesticate”. L’intervento sarà a cura di Patrizio Giulini, ex docente universitario di Botanica fitogeografia ed ecologia vegetale dell’Università di Padova. Al convegno interverranno anche un pneumologo e un allergologo che parleranno delle malattie respiratorie sempre più frequenti e di come per contrastarle una delle strade da percorrere sia proprio quella di incentivare la realizzazione di nuovi boschi con determinate caratteristiche proprio come quello del nuovo bosco del Parabae. Si tratta Enzo Faccini del dipartimento di Medicina chimica, Servizio di Pneumologia all’ospedale Ca’ Fondello di Treviso e del dott. Giorgio Cazzaro, allergologo, e membro dell’Alir (Associazione per la lotta contro l’insufficienza respiratoria). “I rischi respiratori dei nostri giorni: il bosco del Parabae come opportunità di salute” il titolo del loro intervento. L’incontro si concluderà con un aperitivo.

Per informazioni: Laura Tuveri, 338 3162365

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