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Direttore Federico De Nardi www.abcveneto.com Martedì 1 Aprile  2008
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Convegno annuale dell’International Burkhlderia Cepacia Working Group a ca' Tron

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Un’importante iniziativa scientifica internazionale si svolgerà dal 15 al 17 aprile prossimo presso le strutture della Tenuta Ca’Tron della Fondazione Cassamarca.

Per la prima volta si svolgerà in Italia il Convegno annuale dell’International Burkhlderia Cepacia Working Group.

Incaricati della sua realizzazione i ricercatori Vittorio Venturi, dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB; con sedi a Trieste, New Delhi, CapeTown e Ca’Tron di Roncade), e Paola Cescutti e Roberto Rizzo, del Dipartimento di Scienza della Vita dell’Università di Trieste.

Si tratta di un appuntamento di grandissimo livello scientifico che tradizionalmente si tiene alternativamente in Nord America ed in Europa: è la prima volta che si svolgerà in Italia e questo costituisce senza dubbio un riconoscimento importante alle ricerche condotte dai gruppi attivi nell’area triestina e trevigiana sia presso l’Università che presso l’ICGEB.

Il Convegno si svolgerà nei giorni 15-17 aprile 2008 presso la tenuta Ca’ Tron della Fondazione Cassamarca situata a Roncade (TV) dove è anche attivo un laboratorio di sperimentazione sulla biosicurezza in agricoltura gestito dall’ICGEB e dove si portano avanti importanti studi sul ruolo di questi batteri nella coltivazione di diverse piante importanti per l’alimentazione umana.

L’Università di Trieste ha concesso il proprio Patrocinio all’iniziativa.

Come tradizione, al convegno parteciperanno i ricercatori afferenti al Gruppo, ma per quanto possibile, la partecipazione sarà aperta anche a gruppi di ricerca attivi in Italia sul complesso della B. cepacia; inoltre; il ruolo internazionale dell’ICGEB permetterà anche di sollecitare la partecipazione di alcuni ricercatori stranieri provenienti da paesi in via di sviluppo per i quali è previsto il supporto di borse di studio a carico dell’ICGEB. Il convegno quindi riunisce circa settanta ricercatori da diversi Paesi per stimolare una discussione approfondita sulle ricerche in corso. E’ importante ricordare e sottolineare che il Convegno ha luogo grazie ai generosi finanziamenti da parte di: ICGEB, CRTrieste, Fondazione per la ricerca sulla FC, e Fondazione Cassamarca.

I batteri del Complesso della Burkholderia cepacia sono interessanti sotto diversi punti di vista. Sono batteri ambientali che vivono quindi nel suolo e normalmente sono associati ad alcune piante come il mais e le cipolle. Il nome viene proprio dal latino “cepa” che vuol dire cipolla. E proprio alle cipolle i batteri causano danni provocando marcimento. La loro capacità di degradare numerose sostanze contaminanti del suolo li aveva candidati ad un utilizzo per decontaminare ambienti compromessi. Tuttavia, negli anni ’80 dello scorso secolo sono state individuate gravi infezioni polmonari in pazienti affetti da fibrosi cistica da parte di batteri del complesso della Burkhloderia cepacia che si sono rivelati quindi patogeni opportunisti in grado, a volte, di portare a morte in età precoce per necrosi polmonare e comunque di provocare gravi disfunzioni polmonari. La fibrosi cistica è una malattia genetica non rara nelle popolazioni di origine europea che causa disfunzioni a carico di diversi organi (digestivi, riproduttivi e polmonari). L’aspetto polmonare è il più grave poiché la malattia provoca la formazione di un muco denso sulla superficie interna dei polmoni che favorisce la proliferazione di diversi batteri, che in soggetti sani sarebbero naturalmente espulsi dall’organismo. Una volta instaurata l’infezione, la progressione del ciclo infezione/infiammazione può portare ad un rapido deterioramento della funzione polmonare. Centri per il trattamento di malati fibrotici, deputati quindi a seguire i processi infettivi, esistono in numerosi ospedali infantili ed anche presso l’ospedale Burlo Garofolo di Trieste.


L’International Burkhlderia cepacia Working Group è costituito da ricercatori nord americani ed europei che si interessano di diversi aspetti di ricerca connessi con batteri del complesso della B. cepacia sia clinici che ambientali. Il gruppo è quindi costituito da medici, biochimici, microbiologi e genetisti che una volta l’anno si riuniscono per fare il punto sulla ricerca, per discutere nuovi dati, ma anche per promuovere collaborazioni internazionali multidisciplinari basate su un approccio coordinato per evitare attività ridondanti.. Molte delle ricerche in atto nel Gruppo sono rivolte ad aspetti connessi con la Fibrosi Cistica. E proprio su quest’ aspetto l’Atto della costituzione del gruppo recita “Fornire pareri e suggerimenti da parte di ricercatori competenti a terze parti interessate alle infezioni da parte di ceppi del Complesso della B. cepacia (p.es. la comunità di malati di fibrosi cistica, le agenzie che definiscono norme di comportamento medico, ecc)”.


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V anno,  2008
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