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Chiariamo subito un discorso: in campagna elettorale si dicono tante cose, si alza la voce, spesso a sproposito. Tutti hanno parlato della delegazione che doveva partire verso la Cina, senza però magari conoscere bene i particolari. E, soprattutto, a questo punto credo di non aver capito bene le posizioni dei consiglieri De Marco e Mestriner, che negli articoli usciti in questi giorni sulla stampa locale si contraddicono. Chiedono, infatti, un’azione forte da parte dell’amministrazione provinciale - in un intervento del 25 marzo scorso - e quando questa avviene, la demoliscono con una serie di interventi spot, in cui richiedono a gran voce che comunque si faccia il viaggio nel Paese orientale. Quindi, ‘astutamente’ propongono che la delegazione trevigiana, sul posto, ‘sbatta in faccia’ a delle persone che ne stanno pagando il soggiorno le critiche per il non rispetto dei diritti umani. Questa volta mi sembra che i due consiglieri abbiano preso un clamoroso granchio. Inoltre, ricordo che proprio personaggi di opposizione in passato abbiano denunciato quegli imprenditori trevigiani che delocalizzavano in Cina dove la forza lavoro viene pagata miseramente, mentre ora rivendicano l’importanza del gemellaggio con quel popolo per il nostro territorio. E anzi, invece di applaudire e sostenere l’iniziativa dell’Amministrazione provinciale, parlano di ‘demagogia’, rischiando di vanificare un’azione chiara e forte. Ho, forse, sottovaluto la voglia di incontrare i ‘compagni’ cinesi dei consiglieri Mestriner e De Marco? Quanto alla motivazione del congelamento del viaggio, cioè la difesa dell’autonomia dei popoli, questo è un ideale che ho sempre portato avanti, come il partito che rappresento. E perché no, in risposta al consigliere Mestriner, che mi porta sotto gli occhi quest’altro esempio di mancata autonomia, relativamente al conflitto tra Israele e la Palestina, credo che quest’ultima abbia pieno diritto ad essere considerata nazione ma, ahimè, non abbiamo alcun gemellaggio in atto da quelle parti per far sentire la nostra opinione in maniera concreta. Intanto vorrei sottolineare ai due consiglieri che tra i tanti proclami ovvi e sprecati che ho sentito fare in questi giorni, questa azione che parte da un presidente leghista è la prima del Veneto, così come ha sottolineato anche la stampa nazionale, e credo anche la prima in Italia. Inoltre a De Marco, il quale ha replicato che la decisione di sospendere il viaggio doveva prenderla il Consiglio Provinciale, sottolineo che è stato proprio lui a chiedere che ‘il Presidente Muraro agisca in tal senso dandone poi pubblico riscontro’. Non c’era bisogno di una forzatura a mezzo stampa, perché mi sta già  muovendo in tale senso e così ho fatto. Ricordo che il gemellaggio con lo Xaanxi è stato firmato nel 1998 dall’allora presidente Innocenti, sospeso in seguito ai fatti di Piazza Tien’ an Men nel 1989 e poi ripreso nel 2001 con Luca Zaia.

Infine, tornando alla questione del Tibet, trovo che il regime Cinese stia offrendo davvero un pessimo esempio per il modo in cui sta colpendo la libera espressione delle idee di un popolo che, da sempre, si è dimostrato assolutamente pacifico. Da parte mia, continuerò a ribadire l’importanza dell’autonomia dei popoli all’interno degli Stati e a combattere contro il centralismo statale, così come ho sempre fatto da quando ho iniziato la politica attiva.

Leonardo Muraro

Presidente della Provincia di Treviso

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