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N. 53, V anno, 2008 Venerdė 1 agosto  2008
 
 
 


  Quattro domande ad Adriano Mādaro sulle Grandi mostre di Fondazione Cassamarca, presenti e future

Abcveneto

Adriano Madaro e Dino De PoliAbbiamo rivolto alcune domande ad Adriano Mādaro, il curatore delle Grandi Mostre di Casa dei Carraresi di Treviso. Ricordiamo che Le Grandi Mostre “La Via della Seta e la Civiltā Cinese”, ospitate a Casa dei Carraresi a Treviso, sono il frutto di una felice intuizione del Presidente di Fondazione Cassamarca on. Dino De Poli che le ha fortemente volute. Anticipando gli scenari internazionali, che hanno visto il rapido sviluppo del continente asiatico, egli ha indicato nella Cina prima, e nell’India poi, i due grandi protagonisti del XXI secolo che hanno cambiato velocemente la geografia del mondo.
Dopo il successo delle prime due edizioni del 2005 e del 2007, il progetto espositivo (promosso in collaborazione con l’Accademia Cinese di Cultura Internazionale di Pechino) proseguirā nel 2009 con la Mostra dedicata alla Dinastia dei Ming, e nel 2010 con la Dinastia Mancių dei Qing.

Fondazione Cassamarca ha affidato al curatore Adriano Mādaro un programma di ulteriori quattro grandi esposizioni: una sul Tibet nel 2011 e tre sull’India tra il 2012 e il 2015. Accordi di collaborazione sono stati raggiunti con le rispettive autoritā museali di Lhasa e di Nuova Delhi le quali hanno invitato il Presidente De Poli a compiere visite e sopralluoghi. L’organizzazione delle Grandi Mostre di Casa dei Carraresi č affidata a Sigillum, la societā che ha giā realizzato le rassegne dedicate alla Nascita del Celeste Impero (2005-2006) e a Gengis Khan e il Tesoro dei Mongoli (2007-2008).

Abcveneto: Prima la Cina e poi l'India. Che cosa l'ha spinta a inserire l'India nelle grandi mostre trevigiane?

Adriano Mādaro: L'India č la seconda grande nuova realtā asiatica dopo la Cina, ben considerando il Giappone da lungo tempo nel novero delle grandi potenze planetarie. L'India ha avuto nell'ultimo decennio uno strepitoso sviluppo economico che l'ha imposta all'attenzione globale, ma poco o nulla l'Occidente conosce della sua Storia, della sua Cultura, della sua Civiltā. Nel momento in cui ci accingiamo a far entrare anche l'India, dopo la Cina, nel grande concerto delle economie che pių influiscono nei rapporti Est-Ovest č indispensabile conoscere le radici culturali che sono alla base di uno sviluppo cosė strabiliante. Ecco che una serie di grandi mostre dedicate all'India colmeranno un vuoto che oggi non č pių tollerabile, avvicinandoci alla conoscenza di un vero continente di un miliardo di esseri umani.

Abcveneto La civiltā indiana ha qualcosa in comune con quella cinese? Voglio dire, c'č un legame tra queste due grandi civiltā?

Adriano Mādaro: Grazie al Buddismo, che dall'India si č diffuso in Cina a partire dal secondo secolo della nostra čra, in passato i rapporti tra i due Paesi erano paradossalmente pių intensi e significativi di quanto non lo siano oggi. E' stata pių l'India a influenzare la Cina, ma solo sotto l'aspetto religioso, non vi č stata infatti una reciproca influenza culturale o di modelli di vita. Pertanto, pur vicine, le due civiltā sono state sostanzialmente estranee una all'altra.

Abcveneto: E' soddisfatto delle grandi mostre realizzate fino adesso dulla Cina?

Adriano Mādaro: Naturalmente! La grande soddisfazione sta soprattutto nel successo che esse hanno finora ottenuto sul piano dei visitatori (complessivamente oltre 350.000 con le due prime edizioni), ma anche per il consenso nel campo scientifico e nell'attenzione che ci ha riservato la stampa, in modo particolare quella specialistica, anche all'estero. In Cina poi godiamo di un prestigio assoluto e il nostro progetto delle quattro Grandi Mostre dedicate a "La Via della Seta e la Civiltā Cinese" č stato definito dalla Direzione Nazionale dei Musei Cinesi "La pių importante finestra sulla civiltā cinese mai aperta prima d'ora in Europa".

Lhasa, palazzo PotalaAbcveneto: L'antica civiltā indiana ha qualcosa in comune con la nostra civiltā europea? Ci hanno lasciato qualcosa che 'usiamo' tutti i giorni, ma di cui non siamo a conoscenza?

Adriano Mādaro: L'antica civiltā indiana, attraverso gli intensi rapporti con il mondo arabo e con la Persia, ha fortemente influenzato le civiltā del Mediterraneo. Roma aveva rapporti diretti con l'India, era stata instaurata una "via marittima delle spezie" che ha avuto anche funzione di scambio di cultura e civiltā. Basti pensare alla "cultura di Gandahara" alle foci dell'Indo, dove si era creato un punto di incontro straordinario tra la civiltā e l'arte greca e del Mediterraneo con quelle indiane, fino a giungere a una fusione di stili e di conoscenze.

Ringraziamo il curatore delle Grandi Mostre di Casa di Carraresi, il dottor Adriano Mādaro, della sua disponibilitā.

Ester Nichele



 

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