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N. 53, V anno, 2008 Domenica 24 agosto  2008
 
 
 


  La nascita del déco: Mostra dedicata a George Barbier a Palazzo Fortuny

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È, in assoluto, la prima mostra dedicata a George Barbier (1882-1932), artista e illustratore di moda, scenografo, protagonista del movimento déco. La mostra si aprirà il 30 agosto 2008 (fino al 5 gennaio 2009) a Venezia, al Museo Fortuny

Curata da Barbara Martorelli, presenta oltre duecento opere tra dipinti, disegni, articoli, pochoir, fotografie, libri, manoscritti, film provenienti dai cospicui fondi di Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dal Musée des Arts Décoratifs di Parigi, dalla Bibliothèque Nationale de France, dal Musée des Beaux Arts de Nantes e da collezioni private italiane e francesi.
La mostra indaga i molteplici aspetti della creatività dell’artista, autore di immagini celeberrime – tra cui la pantera nera simbolo di Cartier - da un lato ricostruendo i diversi contesti della sua produzione, dall’altro mettendoli in relazione con i fermenti artistici e le avanguardie di quegli anni. È realizzata in collaborazione con Venezia Musei.

Catalogo Marsilio, con interventi di Barbara Martorelli, Giandomenico Romanelli, Alain Stoeffler, Mauro Nasti, Giuliano Ercoli, Doretta Davanzo Poli, Carine Picaud, Jean Izarn. La mostra costituisce una straordinaria e opportuna occasione di recupero della memoria e della conoscenza di un artista assai celebre e conteso in vita, ma rapidamente dimenticato dopo la morte, consentendo, per la prima volta, di studiare e comprendere i diversi aspetti della sua vasta produzione. È ordinata in sezioni tematiche. A partire dalle opere giovanili, prevede poi una sezione dedicata al teatro e al cinema con disegni di costumi e scenografie; prosegue con un’ampia e spettacolare sezione dedicata all’illustrazione di moda - in cui trovano spazio, tra l’altro, pochoir , acquerelli, disegni - , seguita da quelle, raffinatissime, di album e almanacchi e dei libri illustrati da Barbier in edizioni preziose e limitate. Curiosa, infine, è quella sui lavori pubblicitari.

L’insieme, ricco, sorprendente ed esaustivo, permette da un lato di documentare l’opera dell’artista nella sua evoluzione, dall’altro evidenzia il legame tra i lavori, diversissimi tra loro, e le edizioni a cui erano destinati, ricomponendo, ove possibile, rari volumi smembrati dopo la sua morte. Corredata dall’esposizione di preziosi abiti d’epoca provenienti dalla collezione Pezzato, la mostra si integra perfettamente negli ambienti del Museo Fortuny.

George Barbier, nato a Nantes nel 1882, è nel 1907 a Parigi all’Ecole des Beaux -Arts nell’atelier di Jean Paul Laurens. Nel ‘10 espone al Salon des Humoristes sotto il nome di Edward William Larry. Notato dall’editore Lucien Vogel, collabora come illustratore alla Gazette du Bon Ton, insieme a Iribe, Lepape, Marty, Martin, Boutet de Movel Brissaud, Brunelleschi; per questa stessa rivista opera dal dopoguerra anche con reportage dall’Italia e da Venezia, e con recensioni su teatro, danza e i balletti di Diaghilev. Membro della Socièté des Artistes Décorateurs, espone regolarmente dal 1912 fino alla morte al loro Salon. Artista versatile, negli anni presenterà lavori molto diversi: illustrazioni di libri, creazioni di costumi per il cinema e il teatro, ventagli, gioielli, vetri, tessuti, carte da parati e soprattutto illustrazioni di moda, l’espressione più riuscita e raffinata della sua creazione. Dal ‘17 si lancia in personali progetti editoriali illustrando articoli commissionati ai più grandi scrittori e giornalisti e firmandone lui stesso . Illustra inoltre, in edizioni raffinatissime a tiratura limitata, romanzi e poesie di autori come P.Verlaine, P.Louÿs,C. Baudelaire, T. Gautier e altri. Nell’ambito della creazione di abiti e decori teatrali e cinematografici, realizza, tra l’altro, i costumi per le Folies Bergère del 1923 e collabora con Erté a varie scenografie e costumi anche per produzioni americane: suoi sono i magnifici costumi per Rodolfo Valentino nel film Monsieur Beaucaire (1924). Lavora anche alle campagne pubblicitarie di marchi celebri tra cui Cartier, Renault, Elizabeth Arden. All’apice del successo, nel 1932, muore. Ha 50 anni e non lascia eredi.
Sei mesi dopo, l’intero corpus della sua collezione, compresa la preziosa biblioteca, viene venduta all’asta a Parigi e di Barbier, nel tempo, resta memoria solo nell’ambito dei più raffinati collezionisti e bibliofili.

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