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N. 57, V anno, 2008 Sabato 13 Dicembre  2008
 
 
 


  Villa Manin fa rima con Marco Goldin

A cura di Abcveneto

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine, il Presidente, on. Renzo Tondo, l'Assessore alla Cultura, Roberto Molinaro e il Commissario Straordinario dell'Azienda Speciale Villa Manin, Enzo Cainero, hanno annunciato il nuovo corso delle iniziative culturali su Villa Manin.
E' stato presentato il programma biennale (primavera 2009 - primavera 2011) che legherà l'Azienda Speciale Villa Manin e la società Linea d'ombra Libri incaricata di coorganizzare quattro mostre di eccellenza artistica finalizzate a riannodare un contatto diretto con il territorio, prevedendo due rassegne di artisti del Friuli Venezia Giulia e due di carattere internazionale significativamente motivate dalla posizione ponte della Regione con la Mitteleuropa e l'Est Europa, stimolando la rivitalizzazione dei rapporti verso quell'ampia area.
L'articolata progettualità trova essenziale riferimento nell'accordo intervenuto con Marco Goldin e Linea d'ombra Libri per la conduzione dell'attività espositiva nella prestigiosa sede di Passariano di Codroipo (Udine), appartenente alla Regione Friuli Venezia Giulia. Pertanto il 21 marzo 2009 (e fino al 30 agosto) si aprirà una ampia antologica dedicata a Giuseppe Zigaina, nella bella ricorrenza dei suoi 85 anni. Tra i principali artisti del secondo Novecento in Italia, di Zigaina saranno esposte oltre cento opere, dalla prima del 1942 fino ai mesi ultimi. Opere provenienti da Musei e collezioni sparsi nel nostro Paese.
A seguire, dal 26 settembre 2009 fino al 7 marzo 2010, una prima, importante mostra internazionale, "L'età di Corot e Monet. La diffusione del Realismo e dell'Impressionismo nell'Europa centrale e orientale".
Attraverso prestiti prestigiosi provenienti da notissimi Musei americani ed europei, per la prima volta, e non solo in Italia, verrà raccontata in una esposizione di circa 100 opere la grande influenza che la pittura francese ebbe in quei territori, prima con gli esempi soprattutto di Corot e Courbet e successivamente con l'apporto determinante di Monet, Manet e compagni, fino al primo Kandinsky, folgorato dalla visione di alcuni "Covoni" dipinti da Monet nell'ultimo decennio del secolo ed esposti dopo poco in una rassegna a Mosca. Le affascinanti caratteristiche nazionali che hanno fatto di certa pittura ottocentesca del centro ed est Europa un caso di assoluta bellezza, hanno trovato rinnovata forza e modernità dal contatto con i venti nuovi che giungevano da Parigi. Una mutazione nell'originalità che si ritrova in grandi maestri nazionali da Levitan a Klever, da Chelmonsky a Merse, da Rohlfs a Calame, dal primo Hodler a Mauve, dal primo Ensor al già citato, primo Kandinsky e il primo Malevich, solo per fare alcuni nomi tra i tanti che saranno in mostra. Per far infine comprendere per la prima volta il senso di un percorso che ha indubbiamente segnato in modo profondo alcuni decenni di pittura nel secondo Ottocento nel vecchio Continente.
Torneranno i grandi friulani con la mostra dedicata a "I Basaldella" dal 27 marzo 2010 (e fino al 29 agosto). A oltre vent'anni di distanza dall'esposizione che ai tre fratelli (Afro, Dino, Mirko) venne riservata dalla Galleria d'Arte Moderna di Udine, oltre cento opere serviranno a ripercorrere l'affascinante storia di una famiglia di artisti che ha pochi eguali, ricordando il centenario della nascita di Mirko.
Infine, dal 25 settembre 2010 al 6 marzo 2011, la seconda grande mostra internazionale, "Da Böcklin a Klimt a Schiele. Dal Simbolismo alla Secessione tra Monaco e Vienna", per analizzare, facendo ricorso a cento importanti dipinti provenienti da Musei di tutto il Continente, quel momento straordinario in cui la pittura nella Mitteleuropa costituì una superba alternativa ai francesismi che albergavano in così tanti luoghi. Monaco e Vienna, tra il Simbolismo di Von Stück e Böcklin da un lato e il gusto secessionista di Klimt prima e Schiele poi, sono due capitali fondamentali per l'arte, con il ruolo determinante soprattutto dell'Accademia di Monaco. Punto di snodo attorno a cui ruotano figure di primissimo piano della pittura, ma dell'arte in generale, in quel tempo a cavallo tra i due secoli, con influssi rilevanti soprattutto per la cultura triestina. www.lineadombra.it

a cura di Abcveneto


 
 
 
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