Il pirata nel film d'avventura: rassegna cinematografica
Abcveneto
"Da Capitan Blood a Capitan Sparrow", un approfondimento sull'evoluzione della figura del pirata nei film d'avventura, è la conferenza che si è
tenuta ieri pomeriggio nella sala Farinati della biblioteca Civica di
Verona. Il professor Alessandro Tedeschi Turco, docente di analisi del
linguaggio visuale in riproduzione all'università di Venezia, nel corso dell
'incontro ha tratteggiato un'interessante panoramica della storia dei
filibustieri nella "pellicola", sottolineando l'importanza del ruolo del
romanzo d'avventura ed analizzandone alcune trasposizioni nel cinema.
"La letteratura popolare - ha detto Tedeschi Turco - è un luogo che si
frequenta poco ma che, in realtà, è il grande deposito del nostro
immaginario narrativo e, soprattutto, cinematografico".
Il relatore ha poi proseguito: "La grande esperienza della letteratura
ottocentesca aveva gettato le basi evidenti per la riproposizione in
immagini di un mondo d'avventura che è una sorta di patrimonio comune tra
esperienza letteraria, teatrale e cinematografica".
Durante la conferenza, sono state mostrate alcune sequenze tratte da famosi
film di pirati, a partire da "L'Isola del Tesoro" girato da Byron Haskin nel
1950. "Per certi versi - ha detto lo studioso - il racconto di pirati narra
quella grande avventura dell'Occidente che si sposta dall'Europa e va a
conquistare il mondo; c'è anche l'idea di un uomo che si proietta oltre i
propri limiti: queste sono due dimensioni dell'avventura che si trovano all'
interno non solo del romanzo ma anche del cinema". Per il relatore la
grandezza di Stevenson e di Salgari "è di riuscire, con tonalità differenti,
a tenere insieme queste due dimensioni narrative: da una parte il fuorilegge
e la minaccia, e dall'altra la libertà".
Tedeschi Turco ha affrontato anche le differenze tra la matrice letteraria
originale e l'immagine cinematografica, esaminando uno dei maggiori successi
della fiction televisiva degli ultimi trent'anni: "Sandokan" (1976) di
Sergio Sollima. Lo sceneggiato segue l'andamento delle Tigri di Mompracem,
ma mentre nel romanzo appare fin da subito il pirata malese, nella serie-tv"lo incontriamo soltanto dopo mezza puntata" ha ricordato il relatore. Non
solo, la figura "tremenda" del pirata va perduta nella versione televisiva"perché molto di quell'Ottocento è ancora troppo forte per le platee
televisive", ha evidenziato il docente che ha parlato poi del classico dei
classici dei film di pirati "Capitan Blood" (1935) di Michael Curtiz,
ispirato al romanzo di Rafael Sabatini del 1922. "L'adattamento che ne fa
Curtiz è sicuramente l'archetipo del cinema dei pirati come lo conosciamo
adesso". Qui è ben visibile l'elemento del codice ovvero la necessità da
parte dei bucanieri di formalizzare le proprie regole: "Si tratta di un
fatto fondante dell'immaginario dei pirati" ha precisato Tedeschi Turco.
Parecchi i lungometraggi illustrati dal relatore, da "Lo sparviero del mare"
(1940) di Curtiz fino a "La maledizione della prima luna" (2003) di Gore
Verbinski, nel quale vi sono pirati condannati a vivere come non-morti e a
trasformarsi in scheletri. In quest'ultimo film, si nota come ormai oggi vi
sia l'esigenza di mostrare un'ibridazione di generi. "L'intero universo
piratesco, mondo nel quale la sospensione delle leggi della società civile
garantiva un'espressione più libera dell'individuo, viene rovesciato in una
continua ibridazione dei generi" ha spiegato infatti Tedeschi Turco. "L'
evocazione del sovrannaturale e l'uso degli effetti speciali - ha poi
concluso - mostrano che anche l'ultimo baluardo dell'immaginario del
Novecento, il baluardo piratesco della libertà, viene consumato".
L'iniziativa è stata organizzata dal Centro Audiovisivi del Comune e rientra
nella serie di incontri della seconda edizione del Premio letterario "Emilio
Salgari".
Nel corso dell'evento è stata presentata anche la rassegna dei film più
importanti del genere che saranno proiettati durante l'estate in Biblioteca,
in sala Farinati (vicolo San Sebastiano 3, Verona), tutti i martedì, dal 1° luglio
al 9 settembre dalle 17 alle 19, con ingresso libero. Si inizia martedì
prossimo con il primo appuntamento: "Il pirata nero" di Parker.
Questo è il calendario completo della rassegna dei film proposti:
1 luglio - Il pirata nero di Albert Parker (1926)
8 luglio - L'isola del tesoro di Victor Fleming (1934)
15 luglio - Capitan Blood di Michael Curtiz (1935)
22 luglio - Il pirata di Vincente Minnelli (1947)
29 luglio - Il corsaro dell'isola verde di Robert Siodmak (1952)
5 agosto - Totò contro il pirata Nero di Fernando Cerchio (1964)
12 agosto - Il Corsaro Nero di Sergio Sollima (1976)
19 agosto - Pirati di Roman Polanski (1986)
26 agosto - Corsari di Renny Harlin (1995)
2 settembre - Il pianeta del tesoro Film d'animazione (2002)
9 settembre - La maledizione della prima luna di Gore Verbinski (2003)
Per ulteriori informazioni, rivolgersi al Centro Audiovisivi tel.
045.8079733.
Per informazioni
Premio Letterario "Emilio Salgari"
Marco Scipolo
Cell.: 338 6261198
E-mail: mscipolo@infinito.it
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