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Direttore Federico De Nardi www.abcveneto.com Venerdì 2 maggio  2008
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Dal 23 ottobre 2008 al 5 di aprile 2009, il 'Canaletto' ai Carraresi a Treviso

Caterina Pallaoro

Canaletto, Il campo di RialtoUna sfilata di autentici capolavori racconterà la vicenda di Antonio Canal, detto il Canaletto e quella del Vedutismo veneziano, uno dei fenomeni artisti del Settecento europeo.
La mostra, promossa da Fondazione Cassamarca ed organizzata da Artematica, con il patrocinio della Città di Treviso, della Provincia di Treviso e della regione Veneto, è curata dai maggiori esponenti a livello internazionale di Canaletto (1697-1768) e della pittura veneziana del Settecento presenterà un centinaio di opere del maestro veneziano e dei più rilevanti esponenti del Vedutismo, quali Luca Carlevarijs, Bernardo Bellotto, Francesco Guardi e Michele Marieschi, provenienti dai musei e istituzioni pubbliche e private tra le più importanti del mondo.
Negli ultimi quindici anni non sono mancate mostre, anche importanti, su alcuni pittori o su specifici aspetti della loro produzione (Van Wittel, Bellotto, Canaletto, giovane, Guardi).

Campo San GiacomettoL'intento dell'iniziativa di Treviso è, però, diverso e più ambizioso: riunire in un'unica occasione le opere di tutti i pittori che si sono impegnati in questo genere durante il Settecento.
La selezione delle opere esposte in Casa dei Carraresi sarà in questo senso estremamente rigorosa. Si è deciso di presentare (nonostate le numerose difficoltà) solo vedute, attenendosi senza eccezione alla purezza semantica del termine e allo stesso tempo scegliendo il luogo eletto per questo genere di rappresentazioni. La protagonista della mostra sarà infatti, Venezia; un'opera d'arte essa stessa celebrata dagli artisti del Settecento nel suo più fulgido splendore.
Nessuna città è mai stata un soggetto tanto importante da rappresentare, ancora oggi, agli occhi di chiunque, il Vedutismo.

Canal GrandeCome indica il titolo "Canaletto Venezia e i suoi splendori", lo spazio maggiore sarà dedicato a Canaletto, ovvero l'artista che si identifica con il genere, grazie a un gruppo di dipinti selezionatissimo, veri e propri capolavori, eseguiti durante tutta la sua lunga carriera.
Accanto a questi non mancano altri lavori squisiti, di minori dimensioni ma dal raffinato valore esecutivo, alcuni dei quali esposti quarant'anni fa a Palazzo Ducale e altri per la prima volta nel nostro paese.
L'Italia ha fatto la sua parte grazie a importanti prestiti provenienti, tra gli altri, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Castello Sforzesco di Milano, dalla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Roma e dal Fai.

Chiuderà la mostra Francesco Guardi. Circa venti opere, anche in questo caso solo vedute veneziane, che coprono l'intero arco della sua produzione.
Da segnalare che gli organizzatori hanno deciso di rivolgersi quasi eslusivamente a grandi musei nazionali e internazionali, malgrado le ulteriori difficoltà che questa scelta avrebbe comportato. Il risultato del percorso che raccoglie capolavori di quaranta musei nazionali e internazionali.

Catalogo Marsilio.

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Caterina Pallaoro

V anno,  2008
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