Sulle tracce degli scrittori si trova su ibs

Sulle Tracce degli scrittori di Federico De Nardi, Aurelia edizioni di Asolo
fotonotizie per la stampa: Marcellino Radogna
Direttore Federico De Nardi www.abcveneto.com Domenica 25 maggio  2008
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Wu Ming 4 lo spirito salgariano di "Manituana"

Abcveneto

Sembrava aleggiare Manitù, il Grande Spirito degli indiani d’America, ieri sera all’incontro conviviale e culturale che si è tenuto presso il ristorante “Al Covolo” di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Vr).
Ospite dell’appuntamento “A tavola con Salgari” è stato, infatti, Wu Ming 4, nome d’arte di Federico Guglielmi, uno dei membri del famoso collettivo letterario bolognese che ha scritto “Manituana”, il romanzo entrato nella terzina finalista della seconda edizione del Premio di letteratura avventurosa “Emilio Salgari”.
L’evento è stato organizzato dal Comune di Negrar e dall’associazione Tavole della Valpolicella.
L’assessore alla cultura di Negrar, Roberto Grison, ne ha ricordato l’ obiettivo: “Riscoprire la figura di Salgari, rivalutare la letteratura d’avventura, spesso considerata a torto di serie B, e promuovere il territorio della Valpolicella, terra di Salgari”. Tra i presenti anche gli assessori alla cultura di Sant’Ambrogio, Franco Cristini, e di Marano, Giampaola
Zanotti.
Lo scrittore ha incontrato i lettori dialogando – tra una portata e l’altra dello speciale menù salgariano – con il giornalista Luca Crovi, della Giuria di esperti del Premio e conduttore della trasmissione “Tutti i colori del giallo” in onda su Radio Due.
L’autore ha raccontato il metodo di scrittura dei Wu Ming: “Si tratta di trovare una storia che appassioni tutti e di discutere molto assieme; anche se lavoriamo di fantasia, la base è sempre storiografica e durante la stesura del romanzo c’è un lavoro di editing continuo”.
Le vicende di Manituana sono collocate nel Nord America e a Londra, all’alba della guerra d’indipendenza americana. Una storia di esodi e battaglie, narrata da una prospettiva insolita, quella degli indiani irochesi. “Abbiamo raccontato una storia – ha detto Wu Ming 4 – che ha per protagonisti dei personaggi di confine tra due culture, due mondi, quella dei coloni e dei nativi, i pellirosse, che hanno convissuto prima che la guerra deflagrasse,
prima che nascessero gli Stati Uniti e che cominciasse la conquista del West”. Un esperimento di realtà meticcia “che abbiamo scoperto nella valle del fiume Mohawk”. E qui è stato sottolineato anche un eco salgariano, considerato che nel ciclo indo-malese dei romanzi di Salgari sono presenti coppie miste.
“La nascita degli Stati Uniti – ha aggiunto l’autore – fu uno spartiacque innegabile della storia; gli indiani non ebbero molta scelta se non quella di schierarsi dalla parte del re Giorgio III d’Inghilterra, lontano e più comodo dei vicini coloni che, invece, pretendevano di esercitare un dominio diretto e immediato sulle terre”.
“Essere arrivati in finale al Premio Salgari – ha commentato Wu Ming 4 – da un certo punto di vista ci intimorisce perché significa, in un certo senso, andarci a confrontare con un grande padre putativo che è sicuramente il capostipite della letteratura d’avventura italiana”.
Tra i personaggi storici del romanzo “Manituana” tratteggiati nel corso della serata, anche la forte figura femminile di Molly Brant, definita dallo scrittore “la matriarca”, che nel libro possiede doti di preveggenza.
“Manituana” dei Wu Ming, pubblicato da Einaudi nel marzo 2007, ha venduto più di 52mila copie in meno di dieci mesi.

Informazioni
Premio Letterario “Emilio Salgari”
Marco Scipolo
Cell.: 338 6261198
E-mail: mscipolo@infinito.it

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V anno,  2008
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