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N. 56, V anno, 2008 Sabato 29 novembre  2008
 
 
 


  FRANCO MANZATO: “ALLONTANARE UN IMMIGRATO SENZA PAGARNE IL VIAGGIO E’ FACOLTA’ DEI SINDACI, SI VEDA IL CASO AZZANO”

A cura di Abcveneto

“Libera circolazione nel territorio solo per chi ha un reddito di almeno 5000 euro e non grava sulla spesa sociale. Questo è ciò che dice la legge, e questo un sindaco deve far rispettare. Bene ha fatto sotto questo aspetto l’amministrazione comunale di Spresiano a pensare ad un sistema per allontanare immigrati che, dopo essere arrivati in Italia con un contratto di lavoro, si trovano disoccupati e chiedono, per sè e per i propri familiari a carico, un assegno sociale troppo oneroso per casse comunali bloccate dal patto di stabilità. Spesso vediamo intere famiglie, arrivate in Veneto grazie alla legge prodiana sui ricongiungimenti familiari, gravare sui bilanci delle amministrazioni locali in un periodo in cui non possiamo permetterci ulteriori costi sociali. Ma ciò che il Comune di Spresiano vuol fare è pienamente nei poteri del sindaco, senza bisogno di dover pagare per allontanare gli stranieri non più in grado di mantenersi.

Tutto questo infatti, ancorchè previsto dalla norma comunitaria, è stato al centro di un’ordinanza specifica firmata pochi mesi fa dal sindaco leghista di Azzano Decimo (Pordenone) Enzo Bortolotti. Basandosi sulla disciplina legislativa generale e sulle direttive comunitarie, quell’amministrazione stabiliva che, di fronte alla richiesta di assegno sociale da parte di un cittadino stranero con reddito inferiore a 5000 euro, il funzionario comunale avesse obbligo di segnalarlo all’autorità competente perchè fosse allontanato dal territorio. Questo, ad Azzano, ha causato un vero e proprio fuggi-fuggi dai servizi sociali del Comune: per paura di essere mandati via, gli stranieri senza lavoro ora evitano di chiedere un sostegno economico. E se, aggiungo, questo avviene per i cittadini comunitari, tanto più per gli extracomunitari: non si può dare a chi vive fuori dalla UE un trattamento migliore di quello riservato ad un europeo. Pertanto chiederò io stesso ai colleghi della Giunta regionale l’autorizzazione ad organizzare una task force veneta per dare informazioni ai Comuni che vogliono adottare provvedimenti simili a quello del primo cittadino di Azzano.

Appoggio, come farebbe chiunque avesse buonsenso, l’iniziativa provocatoria del Comune di Spresiano: chi non è in grado di mantenere se stesso e la famiglia ricongiunta, deve lasciare il Paese. Ma “finanziando” il ritorno in patria di queste persone, per alleggerire le casse comunali dall’onere degli assegni sociali a favore di stranieri senza lavoro, di fatto si spenderebbero ancora soldi pubblici quando in realtà un primo cittadino ha piena facoltà di allontanare un immigrato senza dover pagare alcunchè. Glielo permettono già la legge e i trattati europei.

Torno però a ribadire: stop ai flussi, basta nuovi ingressi. Il Veneto è al collasso, non ce la fa più a sopportare il peso sociale di centinaia di migliaia di immigrati disoccupati. I sindaci, per ciò che compete alle loro funzioni, debbono poter prendere provvedimenti dovuti all’urgenza della situazione, peraltro concessi loro anche dalle normative europee”.

Franco Manzato

Vicepresidente della Regione Veneto

A cura di Abcveneto


 
 
 
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