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N. 56, V anno, 2008 Venerdì 14 novembre  2008
 
 
 


  L’OMBRA PROTAGONISTA ALLA MOSTRA DI ORIO FRASSETTO A FAVORE DELL’ADVAR

A cura di Abcveneto

L'ombra al Museo di Santa CaterinaInaugura sabato 15 novembre, alle 17, al Museo di Santa Caterina, una nuova esposizione che il noto fotografo trevigiano dedica alla sua collaboratrice, Paola Carniato, da poco scomparsa. Tutti i contributi raccolti saranno devoluti all'Advar

Un importante appuntamento con l’arte e con la solidarietà che vede protagoniste, ancora una volta, l’Advar e la città di Treviso: sabato sabato 15 novembre alle 17, al Museo di Santa Caterina, a Treviso, inaugura una mostra fotografica di Orio Frassetto, dedicata alla memoria di Paola Carniato e inserita all’interno delle celebrazioni per i vent’anni dell’Advar.

Per la prima volta, la mostra di Orio Frassetto (visitabile fino al 30 novembre) non avrà un titolo, come invece è stato in occasioni precedenti (per ricordarne qualcuna: “Un’anima a due volti” ai Carraresi nel maggio del 1995; “Sexual problems” alle Canoniche Nuova del settembre 1995; “La città invisibile” a Villa Letizia nel settembre 2006). Questa volta, niente titolo, per sottolineare la celebrazione di un personaggio e uno straordinario sodalizio. “Il personaggio è Paola Carniato, - spiega Frassetto - scomparsa da qualche mese, che tutta la città ricorda per il sorriso, la cortesia, l’impegno culturale, il garbo e la riservatezza. Il sodalizio è con l’Advar, associazione che da vent’anni opera per accompagnare i malati in fase terminale e le loro famiglie e che gestisce con infinito amore l’hospice Casa dei Gelsi a Treviso”.

Le foto propongono alcuni dei temi preferiti da Frassetto: la scultura, l’architettura, lo still life. Con una protagonista assoluta: l’ombra. Ed infatti “Il senso dell’ombra” è il titolo della presentazione della mostra scritta da Marco Goldin: “Belle, belle di certo queste fotografie di Orio Frassetto, tutte all’ombra dedicate. Ma senza sembrare, senza pensare, perché così e solo così è la pressione della vita. […] Ci sono cose che non si vedono, cose di cui non ci si accorge. […].Però mi sembra che, le foto di Orio, con tutta questa ombra, facciano dell’ombra come un tappeto. Che puoi trovare disteso sulle strade, arrampicato sui muri, raccolto fra un dentro e un fuori, tra il marmo e il prato, tra il giallo e il verde, tra il rosso e l’acqua”.

Nell’introduzione al catalogo, Elio Tomadini scrive di Paola Carniato: “Assidua frequentatrice del Cineforum, attrice nella filodrammatica giovanile, presentatrice di sketch e numeri musicali nella goliardica Compagnia Trevigiana di Varietà, consulente per la fotografia di film amatoriali , ma soprattutto membro della Gran Giuria del Premio Comisso […]. Paola diventa in seguito aiuto di Orio Frassetto, affermato professionista della fotografia, autore di note campagne pubblicitarie, libri iconografici e mostre nazionali ed internazionali. Essa stessa fotografa, ci ha lasciato immagini la cui cifra espressiva rivela un’interiorità inquieta, indagando nella forma delle cose o esplorando la vita quasi cercasse una certezza capace di fogare dubbi di una solitudine celata nel chiaro e limpido sorriso con cui accoglieva chiunque le portasse un lampo di vita”.

I contributi offerti dai visitatori per il catalogo e le foto, saranno devoluti interamente all’Advar.

In occasione dell’inaugurazione, dopo il salute del Comune di Treviso e della presidente dell’Advar Anna Mancini, la mostra sarà presentata da Ciro Perusini.

La mostra sarà visitabile fino a giovedì 30 novembre, negli orari di apertura del museo: dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:00, tutti i giorni escluso il lunedì. Ingresso libero

A cura di Abcveneto


 
 
 
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