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N. 55, V anno, 2008 Mercoledì 1 ottobre  2008
 
 
 


  Alessandro Mendini per Carlo Poggio. Mobili... al Caffè Florian

Caterina Pallaoro

Mostra di...mobili al FlorianIn occasione dell’undicesima Biennale di Architettura il design torna protagonista al Caffè Florian, sede magica di memoria e di dibattito artistico, con una mostra dei pezzi che Alessandro Mendini ha disegnato per Carlo Poggio e ZERODISEGNO. La mostra si è conclusa il 30 settembre.
Il progetto di Mendini per Carlo Poggio ha dato vita a mobili scultura capaci di comunicare in maniera gioiosa la loro componente pratica ed emozionale.
Mendini ha disegnato una gamma di stilemi pittorici e materici, come lettere colorate di un alfabeto che si posano, in perenne variazione, sui mobili - cassettone, dando vita a nove diverse configurazioni, ciascuna in edizione limitata di nove pezzi, numerati e firmati dall’artista. La tecnica utilizzata per realizzare questi pezzi è una tecnica mista che vede l’uso di legni laccati policromi, metallo e PVC.
Da questa esperienza è nato subito un ulteriore progetto che dal primo prende spunto e lo elabora attraverso nuove forme poetiche e nuove tecniche espressive: sono tre sculture che Alessandro Mendini ha chiamato “tre mobili Milanesi” e che Carlo Poggio ha ribattezzato “tre mobili Veneziani”, non per opportunismo, ma perché la ricchezza delle decorazioni, talvolta dorate e tal altre colorate e festose come manciate di coriandoli e stelle filanti, non possono non riportare a memore e suggestioni veneziane.
La tecnica ed il processo sono particolarissimi: gli stilemi mendiniani sono stati stampati su fogli, che dopo essere stati stropicciati vengono fotografati con illuminazione radente che provoca luci ed ombre ed effetti di tridimensionalità.
Questa magia decorativa viene poi sublimata su lastre di alluminio che si fanno scultura e diventano mobili attraverso una raffinata, manuale lavorazione.
Sono tre architetture domestiche, firmate dall’artista e che Carlo Poggio propone al Florian ad un mondo di raffinati intenditori.

Alessandro Mendini architetto è nato a Milano nel 1931. Ha diretto le riviste "Casabella", "Modo" e "Domus". Sul suo lavoro e su quello compiuto con lo studio Alchimia sono uscite monografie in varie lingue. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali come Alessi, Philips, Cartier, Swatch, Hermés, Venini ed é consulente di varie industrie, anche nell'Estremo Oriente, per l'impostazione dei loro problemi di immagine e di design. E' membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme ed è professore onorario alla Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina. Nel 1979 e nel 1981 gli è stato attribuito il Compasso d'oro per il design, è "Chevalier des Arts et des Lettres" in Francia, ha ricevuto l'onorificenza dell'Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano. E’ stato professore di design alla Hochschule für Angewandte Kunst a Vienna. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private. Nel 1989 ha aperto assieme al fratello, architetto Francesco, l'Atelier Mendini a Milano, progettando le Fabbriche Alessi a Omegna, la nuova piscina olimpionica a Trieste, alcune stazioni di metropolitana e il restauro della Villa Comunale a Napoli, il Byblos Art Hotel-Villa Amistà a Verona, i nuovi uffici di Trend Group a Vicenza in Italia; una torre ad Hiroshima in Giappone; il Museo di Groningen in Olanda; un quartiere a Lugano in Svizzera; il palazzo per gli uffici Madsack ad Hannover, un palazzo commerciale a Lörrach in Germania e altri edifici in Europa e in U.S.A.

Caterina Pallaoro


 
 
 
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