"ECHO DAY" CON GUSTAV LEONHARDT

Abcveneto

Domenica 5 ottobre (ore 16.30) Leonhardt sarà al Tempio monumentale di San Nicolò per un recital straordinario all'organo costruito da Gaetano Callido, il più celebre organaro veneto del Settecento, tra il 1778 e il 1779. Da grande esperto ed interprete della musica del Sei e Settecento, che si è esibito in tutti i maggiori centri musicali d’Europa ed ha compiuto numerose tournées negli Stati Uniti, in Giappone e in Australia, proporrà al pubblico trevigiano un programma intitolato "Forme e Stili del Seicento tedesco", che proporrà alcune delle principali forme musicali di quel periodo (come la Toccata, la Fantasia, la Fuga, la Variazione, la Ciaccona e la Passacaglia, l’elaborazione del Corale) spaziando da Georg Muffat a Johann Pachelbe, da Georg Bohm a Johann Cristoph Bach, ma alternando costantemente questi autori a pagine di Johann Caspar Ferdinand Fischer, compositore tedesco-boemo che fu un modello per i compositori tedeschi della generazione che precede immediatamente quella di Handel e Bach.
Autentica "leggenda vivente" del concertismo contemporaneo, Leonhardt ha pubblicato diversi studi di carattere musicologico che comprendono saggi su l’Arte della fuga di Johann Sebastian Bach e sulla musica di Johann Jakob Froberger; ha inoltre curato l’edizione dell’opera per strumenti a tastiera di Jan Peterszoon Sweelinck e Frescobaldi.

Professore ospite all’Università di Harvard nel 1969, ha ricevuto nel 1981, insieme a Nikolaus Harnoncourt, il Premio Europeo Erasmus. Ha inoltre ricevuto cinque dottorati honoris causa, l’ultimo dei quali dall’Università di Padova. Il suo catalogo discografico comprende oltre 180 titoli.

L'ORGANO CALLIDO DI SAN NICOLO'
Il primo organo di cui si ha notizia esisteva in S. Nicolò già nel 1368, anno in cui subì una riparazione; nel 1403 un nuovo organo fu costruito da M° Nicolao ab organis de Alemania. Nel 1597 M° Vincenzo Colonna sostituì il vecchio organo quattrocentesco con uno nuovo per il quale furono costruite la cassa e la cantoria ancor esistenti. Infine l’attuale strumento collocato entro la cassa cinquecentesca è opera di Gaetano Callido: è arrrivato praticamente integro fino ai nostri giorni. Qualche intervento ottocentesco non ne ha alterato in modo rilevante la fisionomia che comunque è stata ripristinata com’era in origine con il restauro realizzato dall’organaro Franz Zanin di Camino al Tagliamento fra il 1975 e ’77.

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