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N. 54, V anno, 2008 | Mercoledì 9 settembre 2008 | ||
Abcveneto
Venerdì 12 settembre 2008, con inizio ore 18.00
Sede dell'incontro Per il 90° anniversario della Prima Guerra Mondiale riemergono le lettere scritte da una madre nel periodo del profugato da Veroli ai due figli in guerra: missive quasi giornaliere dal 10 aprile al 24 giugno 1918, preziose testimonianze del dramma vissuto da tanti giovani e da tanti civili. Una donna sola, forte, coraggiosa, che lotta contro il destino che le ha strappato tutti i beni, la casa, la quotidianità, la serenità di una unione familiare perfetta. Una donna in angoscia per due figli al fronte, che non sa se potrà rivedere, che non sa quando potrà ritrovare la serenità, dopo lo sconvolgimento drammatico della guerra. Ma una donna che trova anche parole di incoraggiamento per i figli al fronte, mentre il suo ruolo di madre con i figli rimasti con lei e di moglie non viene meno nel risolvere i problemi della quotidianità in una precaria situazione, anche se la notte l’angoscia attanaglia il suo cuore e la disperazione non lascia spazio al riposo, perchè ella capisce, sente, avverte che il destino incombe e che forse non sarà possibile uscire senza dolore dalla tragica situazione. E' uno spaccato del difficile momento del profugato, quando dopo la disfatta di Caporetto i civili dovettero abbandonare i territori invasi e cercare altrove la salvezza, mentre si cominciava a sperare nel valore dell'esercito italiano ed in una possibile vittoria.
Apertura dei lavori
Barbara Trentin,
Marzio Favero,
Interventi
Giustina Menegazzi Barcati, Cecilia Camilotto, lettrice Con la partecipazione del Coro ANA di Oderzo SEGUIRA' RINFRESCO
Venerdì 12 settembre 2008, con inizio ore 18.00
Sede dell'incontro INGRESSO LIBERO
Organizzazione e info
PROVINCIA DI TREVISO
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Info Direct line: + 39 0423 940010 Abcveneto |
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