Il Grappa è una delle montagne più belle che ci siano. Conserva tracce di storia, della Grande Guerra, ancora non completamente visitabili nella loro interezza, ma molti sono i sentieri percorribili in quella che viene chiamata la TV1, l'alta via. Non abbiamo percorso il sentiero 156 in una bella domenica estiva, in cui il sole è stato incappucciato da nubi che hanno fatto scendere improvvisamente la temperatura, costringendosi a rivestirci e a spogliarci più volte. Il sentiero che abbiamo percorso, spesso segue la lunga trincea bellica che ha visto fronteggiarsi austriaci, tedeschi, italiani e i loro alleati. Il panorama muta continuamente, rocce, ghiaia, erba foltissima, erba rada, fiori, picchi, cengie, crode, tutte comunque percorribili senza pericolo a patto di guardare dove si mette i piedi, e scendendo nella valle delle Mura, verso le malghe, pendii boschivi, ricchi di pini, faggi e ginepri, a seconda della direzione del vento, come ci ha spiegato Enrico Tirindelli, la nostra guida. Queste non sono le uniche informazioni che ci ha dato. Per tutta la durata della gita, un giorno intero, Enrico ci ha narrato episodi e mostrato luoghi in cui i soldati hanno combattuto e come contrappasso, la nostra gita si è conclusa scendendo in mezzo ai faggeti dell'anello naturalistico del Grappa, dove in una vallata, abbiamo visto le famose mucche burline, abbeverarsi tutte insieme in una 'lama', come vengono chiamati gli specchi d'acqua destinati a questo scopo.
