BASSANO (VI) - Mostra di pittura e fotografia “Amate Carte”

Venerdì 5 maggio si è conclusa al Centro d’Arte Scrimin di Bassano del Grappa (Vi) l’interessante mostra “Amate carte” delle pittrici Maria Baldan, Laura Borelli, Alessandra Pucci e della fotografa Luccia Danesin. Il titolo suggerisce il supporto che tutte e quattro le autrici hanno scelto, la carta appunto, lasciando le differenti modalità del suo utilizzo alle tecniche e alla sensibilità peculiari a ciascuna.

La critica d’arte Sergia Jessi così scrive di loro in un articolo apparso il 27 maggio nella pagina regionale del Corriere della Sera: (…) Parlare delle tecniche miste per le opere di Maria Baldan è riduttivo tanta ne è la bellezza. Indimenticabili i suoi “fogli”, dove in un trascolorare di blu, sanguinanti coaguli e argentee incrostazioni suggeriscono metafisiche presenze. L’artista va al di là dell’aspetto formale della materia ricercandone l’intima essenza, supera i limiti spaziali della visione spingendosi oltre, propone nuove suggestioni ribaltando l’oggettività razionale in soggettività emozionale. Se in Maria Baldan tutto è rarefazione e ritorno al primigenio, in Laura Borelli la materia è energia, forza magmatica, creazione in atto. Un cromatismo suntuoso in cui gli opposti si incontrano, scontrano, compenetrano. Un eterno combattimento dove la creatività dell’uomo afferma se stessa in forme che suggeriscono il predominio della ragione. Gli acquerelli di Alessandra Pucci attraggono per l’armonia del colore, quasi melodico, simile nella freschezza e trasparenza ai petali di un fiore. Sono accenni di paesaggio, aeree vedute di città in cui linee sottili creano reticoli e percorsi che bruscamente si interrompono; le forme sono appuntite, aguzze, capaci di penetrare, pungere, ferire denunciando un oscuro malessere.

Originale la fotografia di Luccia Danesin nel darci precise immagini del reale che si trasformano sotto ai nostri occhi in sensazioni, emozioni, simboli, persino denunce morali. Autentica arte che fonda il proprio valore non sul significante ma sul significato”.