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numero 1 anno primo - 1 aprile 2004 giornale a 30 giorni , online e gratuito

'Francesca' Petrarca è a Treviso...

a cura di Virginia Men

Cade quest'anno
il settecentesimo anniversario
della nascita di Francesco Petrarca.
L'anniversario cade il 20 di luglio,
ma già si celebra a Treviso,
Padova e Arquà il poeta insigne.

un esempio dgli studi in tutte le lingueLe celebrazioni della nascita di Francesco Petrarca, quale significato hanno nel 2004? Nel secolo dei motori, di internet, del potere mediatico? Significa verificare attraverso la sua figura, i suoi studi e le sue opere, l'identità della cultura moderna fondata sui valori e sull'eredità della civiltà classica, medievale, cristiana, umanistica e illuministica.

La crescita delle traduzioni petrarchesche in tutti i paesi del mondo e la recente entrata del Canzoniere nelle lingue giapponese e cinese (quella giapponese di Kiyoshi Ikeda è stata premiata dall'Unesco) testimoniano un bisogno universale di quello che ci ha lasciato Petrarca e una necessità di spirito di umanesimo rinnovato.

Nella città di Treviso troviamo sepolta nella basilica di San Francesco (1231) la diletta figlia del Petrarca: Francesca, morta di parto nell'agosto del 1384. Si trovava a Treviso al seguito del marito il milanese Francesco da Brossano. (giovedì 1 aprile alle 10.30 ci sarà una visita guidata della tomba che proseguirà con riunioni fino sabato alla Casa dei Carraresi)

Il Centro per la Cultura e le Arti Visive Le Venezie apre a Treviso, dal 6 marzo al 4 aprile, le celebrazioni dedicate al poeta con la mostra: "Petrarca e l'invisibile".
Gli artisti Toni Buso, Ennio d'Ambros, Paolo Ferreton e Gisella Meo rispondono in maniera diversamente articolata a situazioni e teorie proposte. Le opere in mostra caratterizzano attraverso un 'intensa inquietudine la dimensione altra in cui la vita si proietta, da una atmosfera di magia si collegano all'impulso e al modelo del Petrarca, partecipe l'incipit posto sulla sepoltura della figlia...nomen erat Francisca...
Alla presentazione della mostra a Villa Letizia di Treviso, sono intervenuti Luigina Bortolato, direttore del Centro Culturale le Venezie, il professor Giuseppe Maria Pilo e il professor Pietro Zampetti.

A Casa De Carraresi, da Giovedì primo aprile 2004 fino a sabato 3 aprile, ci saranno incotri e dibattiti su Francesco Petrarca.

Nell'anniversario della morte del 1974 ci furono un numero cospicuo di particolare di codice petrarchescoconvegni di mostre e altre manifestazioni culturali in Europa e negli stati Uniti. Il significato delle celebrazioni del 2004 è riassunto dalle parole di Michele Arcangelo Feo: <<Se nel 1874 il Petrarca poteva apparire come uno dei padri dell'Italia moderna, gli studi e le prospettive di oggi ce lo mostrano senza ombra di incertezze come profeta dell'Umanesimo e dell'Europa. La sua opera latina è davvero fondatrice della nuova cultura che ha rappresentato il momento più europeo della storia del nostro paese. Con la sua immensa dottrina, con la sua opera di poeta latino e di maestro di vita morale, con la straordinaria biblioteca di classici, con il fascino della sua persona, Il Petrarca ha creato la prima "scuola" umanistica: una scuola sui generis ramificata per tutta Europa, a Praga, Parigi, Firenze, Avignone, Napoli, Milano, Padova, Roma, e costituita da uomini come Cola di Rienzo, scrittori come il Boccaccio, artisti come Simone Martini, musici come Ludovico di Beringen, enciclopedisti come Pierre Bersuire, Funzionari di stato come Barbato di Sulmona, giuristi come Pietro Piccolo da Monteforte, alti prelati e piccoli maestri di provincia. Il magistero del Petrarca si è esercitato fondamentalmente attraverso lo strumento del latino.>>

 

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