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numero 1 anno primo - 1 aprile 2004 giornale a 30 giorni , online e gratuito

Un 25 aprile diverso

a cura di Alberto Leoncini

Emilio Salgari,
Scrittore veronese
si tolse la vita il 25 aprile...

Il circolo Salgariano Trevigiano lo ricorda e segnala anche l'uscita del notiziario dell'Associazione: Argomenti trattatti in questo numero:
1. EDITORIALE
2. ESCLUSIVO: OMAR SALGARi
3. E SE SANDOKAN GIOCASE A QUIDDITCH?
4. IL CIRCOLO INFORMA
5. "LA FATTORIA DEGLI ANIMALI"
6. "1984"

chi fosse interessato ad associarsi al Circolo Salgariano,
si rivolga a Alberto Leoncini

Note biografiche su Emilio Salgari, per chi non lo conoscesse!

Nacque a Verona, il 21 agosto 1862, da una famiglia di modesti commercianti.

Seguì inutilmente un corso per diventare capitano di marina, occasione che gli fruttò il primo ed unico imbarco, che fra l'altro lo portò solamente lungo le sponde dell'Adriatico. L'uomo che tanto scrisse di paesi esotici e lontani, dunque, in realtà non li vide mai.

Nel 1883 iniziò a pubblicare sul "La Nuova Arena" il romanzo "La Tigre della Malesia", che gli fruttò molto successo, ma scarsissimi introiti. L'incapacità di gestirsi finanziariamente e una sua buona dose di ingenuità sarà una costante della sua vita.

Nel 1884 pubblicherà, sempre a puntate, "La favorita del Mahdi", che diventerà poi il suo primo libro. Nel 1892 sposò l'attrice di teatro Ida Peruzzi, da cui ebbe quattro figli. Si trasferirà poi a Torino, lavorando con contratto fisso per l'editore Speirani, pubblicando circa 30 titoli tra il 1892 ed il 1898. Nel 1897 re Umberto lo nominò "Cavaliere della Corona". Nel 1898 si trasferirà ancora a Genova per lavorare con l'editore Antonio Donath.

Malgrado i successi, a lui, incapace di gestirsi, restavano solo le briciole, mentre aumentavano i debiti, anche per via dell'assistenza che dovette dare alla moglie che nel frattempo era impazzita. Tentò un suicidio nel 1910, ma fu salvato. Si suicidò a Torino, il 25 aprile 1911, oppresso dai debiti e dalle disgrazie familiari, squarciandosi il ventre e la gola con un rasoio, imitando il suicidio rituale dei samurai giapponesi. Lascerà una lettera per i figli, e una, sprezzante, agli editori, ai quali chiese, almeno, di pagare il suo funerale.

Fu autore di oltre duecento romanzi e racconti di avventure esotiche, autentici classici della letteratura per ragazzi. In particolare possiamo ricordare i romanzi come "I misteri della jungla nera", "Le tigri di Mompracem", "Sandokan alla riscossa", "Il Re del Mare", "I Pirati della Malesia", "Il Figlio del Corsaro Rosso", "Jolanda, la figlia del Corsaro Nero".

fonte: dalla rete

 

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