abcveneto.com, mensile on line su veneto e dintorni
Appiani36 a Treviso, l'unico bed and breakfast con un giornale...
scrivi a info@abcveneto.com ¬
nu. 9, anno primo - 1 dicembre 2004 giornale online gratuito (a 30 giorni)
Treviso-Veneto-turismo-attualità-cultura-spettacolo-soldi-ambiente- e... tutto quello che ci viene in mente
Una veneta nel Minnesota: le 'e-lezioni' americane

Come si fa propaganda nello stato del Minnesota, le elezioni raccontate come i nostri inviati dei media nazionali non ci raccontano mai...

a cura di ABCV

Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti si svolgono ogni quattro anni, sempre ogni primo martedi del mese di novembre.

Il Minnesota è da sempre uno stato di sinistra, (ovviamente intendiamo sinistra americana, che ha poco a che fare con le nostre sinistre). Quest'anno, nel novembre del 2004 quasi ogni casa, villa o condominio o grattacelo portava il cartello di Edwart Kerry nel giardino con il nome scritto ben visivo in rosso e blu. Insomma, è la gente a esprimere un parere o una preferenza per un candidato, apertamente, liberamente e senza paura. Il voto è segreto anche lì, ma certo se uno ha la faccia di E. Kerry in giardino motlo difficilmente voterà di nascosto per Bush e viceversa. (Ricordo che in Italia, tutti negano di aver votato per il vincitore che si appresti a prendere misure impopolari per il bene dell'economia, consoco operai che hanno votato per L'attuale reggenza, ma lo negano strenuamente perché le cose non vanno come dovrebbero)

Insomma, questa cosa ci piace, uno vota per una faccia che sta nel suo giardino e questo implica responsabilità, maturità e individualismo e non aver paura di esprimere il proprio parere. Per le elezioni presidenziali non ci sono cartelli nelle piazze e nelle vie come da noi in Italia. Il giorno prima e lo stesso giorno delle votazioni, ho visto agli angoli dei semafori dei volontari con i cartelli in mano che li tengono in alto sopra la loro testa. Le persone passando nelle macchine al semaforo rispondono con colpi di claxson ai ragazzi con i cartelli in mano che si mettono a saltare felici e sorridenti.

Il giorno stesso delle elezioni giovani volontari hanno settacciato le abitazioni "di famiglia in famiglia" chiedendo se avevano votato. Chi aveva votato mettevano alla porta un piccolo cartello con scritto "votato" in modo che nessuno suonasse più in quella casa. Nel giorno della votazione non c'è nessuna scuola chiusa, tutti lavorano e possono assentarsi giusto il tempo per votare. Il tempo è retribuito dal datore di lavoro sia privato che pubblico.

Per le votazioni nel Minnesota tutto funziona come un giorno di normale lavoro. Alla sera e alla notte molti sono stati incollati alla televisione per sentire le notizie del vincitore. Nonostante questa massiccia opera di persuasione da parte di questi volontari dotati di grande fede si sentiva da più voci che il vincitore sarebbe stato l'atttuale presidente Bush per la sua politica molto favorevole sul mercato-commercio sia che per la difesa sul terrorismo.

Invece sembra che in Europa gran parte tifassero Kerry, salvo poi dopo dire che no, loro tifavano per Bush, chi è poi questo Kerry, mai sentito... si sa, in Italia si omaggia il vincitore e basta, almeno finché vince.

a cura di ABCV

 

pagina
precendente

 

 

scrivi a info@abcveneto.com ¬

©ABCVeneto