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Con "Omaggio alla mia città" il soprano Maria Luisa Carnio ha aperto il ciclo di sinfonie di Natale 2004 voluto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Treviso.

a cura di ABCV

Nonostante la mancata pubblicizzazione dell'evento e l'orario poco propizio per questo tipo di eventi, la Chiesa di Santa Caterina era gremita di pubblico, oltre la normale capacità di contenimento. Questo ha consentito di soddisfare anche quegli spettatori che, nell'apertura della rassegna "Ritratti di donna" inaugurata dalla Carnio il 2 marzo 2004, non hanno potuto assistervi per mancanza di posti.

Di questi due eventi ci piace ricordare la presenza di estimatori provenienti da tutto il Veneto e la presenza dell'Assessore alla cultura Avv. Letizia Ortica Altresì sottolineamo l'assenza del Sindaco e del Prosindaco, assenza inspiegabile essendo entrambi molto attenti nel valorizzare, con la loro presenza, artisti veneti e trevigiani. La Carnio ha affrontato ed offerto al suo pubblico un programma di grandi pagine d'opera, di arduo impegno vocale perché ripercorreva i tre "termini" fondamentali delle composizioni di opera lirica "belcantismo", "romanticismo" e "verismo". Trovare riassunto in un'unica voce dando credibilità ai tre "termini" è cosa ardua e rara.
La soprano lo ha saputo fare e ci piace ricordare l'estasi lirica e di meraviglia che abbiamo provato con i filati e le smorzature nell'eseguire i brani "Addio o nostro piccol desco", "Ah! Non credea mirarti" e "Senza mamma".
La grande capacità di introspezione psicologica attraverso una vocalità di soprano drammatico di agilità nell'esecuzione del brano "Anch'io dischiusi un giorno" e i grandi accenti di passione e umanità nell'esecuzione dei brani "Tu tu piccolo Iddio", "Qual fiamma" e "Un dì ero piccina".

Maurizio Baldin è per Treviso una nuova conoscenza. L'impressione è di un ottimo professionista, utilizza il pianoforte con respiro "orchestrale". Si capisce che il Baldin e la Carnio si trovano a meraviglia insieme e questo è bello da sentire e vedere.

Elena Filini ha una straordinaria conoscenza della storia della musica, ma quello che di Lei ci affascina è la capacità di trasferire il suo sapere con una semplicità disarmante, creando sempre grande attenzione da parte del pubblico e serenità nel palcoscenico.

Peccato che l'amplificazione dell'audio non fosse all'altezza, creando suoni impastati nel fondo sala.
Nel complesso una serata veramente magica che fa onore ad un'artista che raramente si esibisce nella sua città.

a cura di ABCV