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numero 3, anno primo - 1 giugno 2004 giornale online gratuito (a 30 giorni)
Genitori in movimento

La famiglia oggi: errori e pregi

di Sara Miriade

   
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Il teatro Eden sabato 8 maggio 2004, dalle nove alle tredici, ha ospitato una platea di genitori, i quali hanno avuto la sintesi della ricerca condotta tra i genitori dei bambini che frequentano i servizi per l'infanzia della Cooperativa 'Insieme si può'. Il tavolo delle autorità ha permesso il confronto tra personalità locali e non. Tra le prime ricordo la Presidente della stessa cooperativa Rina Biz, Monsignor Vescovo di Treviso, Andrea Bruno Mazzoccato, il Presidente della Fondazione Cassamarca, Dino De Poli; tra le seconde la professoressa Paola Di Nicola, sociologa dell'Università di Verona, il neuropsichiatria Paolo Crepet, il professore Jean-Pierre Pourtois, pedagogista all'università di Mons-Hainaut (Belgio). Hanno dato la loro adesione al convegno il Prefetto di Treviso, il Presidente della Provincia e il sindaco di Treviso, il Direttore Generale dell'Ulss 9, il presidente della Fism provinciale.
Riassumere una mattinata così intensa di riflessioni mi risulta assai difficile per la corposità delle considerazioni fatte. Vorrei piuttosto proporvi alcune aree tematiche forti attorno alle quali si sono sviluppate le argomentazioni: la famiglia, la pedagogia, la società.
Viene ribadito il ruolo fondamentale della famiglia. I primi educatori sono i genitori. Il vescovo di Treviso a questo proposito insiste affinché la dimensione spirituale sia condizione fondamentale per l'educazione morale delle coscienze. La famiglia -precisa la dott. Di Nicola-è stata lasciata sola nella crescita e nella socializzazione dei nuovi nati. I genitori nell'affidare i figli hanno scelto delle formule miste, alternando le strutture ai nonni, intrecciando così la rete parentale, nella condivisione dei compiti. La donna trova nel partner un aiuto. La coppia è un'impresa solidale che condivide dei valori di fondo, come il modo ottimale per curare il bambino. L'educatrice della struttura è una partner con cui si condivide il compito di cura. Il modello educativo maggiormente diffuso è quello espressivo nel quale il bambino esprime una dinamica di bisogni. Il padre e la madre sono allineati nella stessa posizione che vede non solo delle tappe da sviluppare, ma anche e soprattutto una individualità in evoluzione. Più i genitori condividono il modello relazionale espressivo più alto è il loro livello di competenza. Nel modello protettivo la socializzazione è vista come familiare. In quello tradizionale domina la figura materna, garante di ordine e pulizia. Conta l'educazione a prescindere dai bisogni. La madre educa e il padre dà punizioni.
La pedagogia e l'educazione hanno lo scopo di costruire personalità forti e robuste e nel realizzare questo fine genitori ed educatori devono lavorare insieme. Bisogna riprendere ad educare e per questo dare dignità scientifica al tema dell'educazione e alla pedagogia. A questo proposito si inserisce l'iniziativa di istituire a Treviso la 'Cattedra per la pedagogia', promossa dalla Fondazione 'Ispirazione'. La cattedra partendo dagli ambiente accademici ha come obiettivo la promozione di dottorati di ricerca tra i giovani studiosi in uno scenario che vuole coniugare i modelli culturali della modernità con i valori della tradizione culturale personalista e comunitaria.
Sono stati rievocati i sempre attuali insegnamenti della Montessori e di Frainet.
Nel mondo occidentale la società vive una crisi di identità, di cultura, di evoluzione. E' turbolenta ed incerta. E' una società, specialmente quella del nord-est, che è passata dalla polenta alla BMW -rende perfettamente l'idea il neuropsichiatria Crepet. Siamo ricchi -continua-, ma la vera ricchezza è quanto tempo abbiamo per noi, per la relazione, per l'emozione, per l'educazione.
Abbiamo fatto degli errori: educare senza dolore e senza fatica, le due esperienze sono il DNA del crescere;
non educare all'autonomia, ossia al trovare le risorse dentro alla stessa persona che vuole essere autonoma;
non educare alla creatività, ossia al trovare altre soluzioni, quando vi è una difficoltà.
Togliere tutto questo è stato devastante.
Una comunità educativa è una comunità etica, che dà delle regole, che non hanno lo statuto dell'opinione. Il genitore dà la regola, l'amico l'opinione.
Il convegno di sabato 8 maggio, è stato solo una delle iniziative con le quali la cooperativa 'Insieme si può, ha voluto festeggiare i propri vent'anni di attività.

di Sara Miriade

 

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