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numero 4, anno primo - 1 luglio 2004 giornale online gratuito (a 30 giorni) | |
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L'ora di religione: tutti a Santiago di Compostela
"25 luglio 2004" a San Giacomo di Compostela
insieme a Nicola Artuso e al suo libro "Il passo perfetto"
Il 25 luglio del 2004 è domenica. Niente di speciale, non fosse
che ogni volta in cui il 25 luglio cade di domenica, succede una cosa
strana in Spagna ed esattamente a Santiago di Compostela. Viene proclamato
l'Anno Santo , l'ultimo del secolo scorso fu nel 1999. Questo è il 118°
"Anno Santo Giacobeo". Santiago di Compostela diventa meta di un pellegrinaggio
millenario, fedeli, curiosi, avventurieri, turisti e pellegrini, si
recano in pellegrinaggio. Il cammino è affrontato in vari modi,
chi viene a piedi, chi in bici, chi con mezzi moderni, anche se il vero
pellegrino parte dal confine francese e affronterà circa settecento
chilometri camminando fino a Santiago. E' questo il famoso 'camino',
praticato fin dal 813 e che oggi non ha perso nulla della sua importanza.
Santaigo di Compostela si trova in Galizia. Il plurisecolare pellegrinaggio di Compostela generò fin da principio una straordinaria vitalità spirituale, culturale, economica. Stimolò la nascita della letteratura, della musica, dell'arte. Grazie al Cammino nacquero città e villaggi, edificarono ospedali e alberghi, sorsero vie commerciali e mercati, si tracciarono strade e ponti, si costruirono cattedrali e chiese che contribuirono allo splendore dell'arte romanica. Tutto cominciò nell'anno 813 quando un eremita chiamato Pelagio sentì canti angelici e vide una luce nel prato. Il vescovo di Iria Flavia, Teodomiro, ordinò di scavare e non ebbe nessuna dubbio quando apparvero ossa umane: appartenevano all'apostolo, Giacomo arrivato su una barca guidata da angeli. Nasceva uno dei miti più potenti del Medio Evo. La notizia del ritrovamento del corpo di uno degli apostoli più venerati si sparse ai quattro venti in tutta la cristianità e l'Europa si mise in cammino. A partire dal IX secolo, gli storici calcolano che, ogni anno, almeno mezzo milione (cifra enorme per l'epoca), si mettevano in viaggio verso Santiago. Goethe ha saputo sintetizzare in poche parole il fatto straordinario che il Cammino appartiene storicamente prima all'Europa che alla Galizia o alla Spagna. Il pellegrinaggio propiziò la nascita della nozione di identità europea e fu, assieme a Roma, l'asse centrale dello sviluppo di una coscienza comune continentale. Santiago, capitale cosmopolita, riuscì a trasformarsi da periferia in centro. Santi, re, nobili, avventurieri, mendicanti, banditi santi e peccatori arrivavano da ogni angolo d' Europa. Ma ecco la storia di 'Santiago': Giacomo o Santiago (in spagnolo) era
figlio di Zabedeo e di Salomè, uno dei 12 apostoli, fratello
di Giovanni Evangelista. Santiago venne decapitato per ordine di Erode
Agrippa nel 42, perché questa uccisione dicono gli atti "era gradita
agli ebrei". Questo accadde 12 anni dopo la morte di nostro Signore
Gesù Cristo sulla croce. Oltre che a quello religioso il pellegrinaggio ha per i sovrani spagnoli
anche un significato polico-nazionale legato al ricordo della Reconquista.
Il primo re a compiere il 'camino', ai tempi in cui la Spagna non era
ancora unita, fu nel IX secolo Alfonso II. La tradizione popolare racconta poi che Santa Bona da Pisa in punto di morte arrivò a Santiago volando. Per questo suo "viaggio celeste" la santa è stata scelta dalle hostess come loro protettrice. Segnaliamo la pubblicazione di un libro 'Il passo perfetto',
(diario di bordo), di Nicola Artuso, padovano. Il quale racconta la
sua esperienza di pellegrino giorno per giorno sul camino di Santiago,
straordinaria esperienza di quasi mille chilometri a piedi. E' stata
una chiamata, afferma l'autore. Un percorso iniziatico di purificazione
spirituale. |
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